Non solo Poetto, dove i chioschi già ci sono anche nella parte di Quartu. Dal Margine Rosso sino a Capitana, in aree dove i servizi non abbondano di certo, con il nuovo Piano di utilizzo dei litorali sarà possibile costruire dei chioschi. Almeno 15, stando ai documenti ufficiali. Attenzione, però: chioschi, non stabilimenti balneari, la competenza in quel caso infatti è solo della Regione. Il Comune, dal canto suo, offre la possibilità a questo o quell’imprenditore di scommettere sul turismo e sugli stessi sardi che affollano, soprattutto da maggio a ottobre, i chilometri di litorale dopo la mega rotonda che separa idealmente il Poetto dal resto della spiaggia. L’assessore all’Urbanistica, Aldo Vanini, conosce praticamente a memoria il Pul, avendolo redatto insieme a un pool di tecnici: “È ancora in corso la definizione delle linee di indirizzo architettoniche, difficile dirle se tutto l’esistente vada conservato come é. Attualmente la situazione è abbastanza casuale, che è cosa diversa da ‘libertà all’interno di un’immagine coordinata’. Sarà certamente l’occasione per un riordino in tutti i sensi, per raggiungere un maggior livello qualitativo”. E i chioschi che sorgeranno in zone diverse dal Poetto “saranno ovviamente di dimensioni proporzionate alle estensione e superficie delle spiagge, come da normativa”. Insomma, sarà comunque tutelata l’immensa spiaggia libera, almeno dove c’è ancora, con vista sul Golfo degli angeli.
Molto soddisfatto Franco Tocco, consigliere comunale e presidente della commissione Attività produttive: “Tanti posti di lavoro in più a Quartu, con l’obbiettivo e la speranza che siano soprattutto giovani quartesi e sardi. So e conosco bene quanto il Pul, per una città come la nostra, sia di vitale importanza, visto la fortuna di avere così tanti chilometri di litorale”, osserva Tocco. “Sono certo che, oltre ad una valorizzazione della zona costiera attraverso nuove attività produttivo-turistiche che nasceranno, ci sarà anche una ricaduta economica per tutta la città, senza che il nostro litorale venga completamente trasformato, ma attraverso uno studio di un progetto intelligente di riqualificazione”.










