Via libera al Regolamento per gli artisti di strada a Cagliari. Il documento, approvato la scorsa settimana in Consiglio comunale, prevede una serie di nuove regole: dal numero di giorni e ore in cui gli artisti possono esibirsi, al procedimento per ottenere e prenotare gli spazi pubblici. Novità che inevitabilmente hanno sollevato critiche e polemiche. Ma la presidente della commissione Cultura, Francesca Ghirra, precisa. “Il regolamento – spiega – ha innanzitutto l’obiettivo di sostenere e valorizzare tutte le forme di espressione artistica praticabili negli spazi urbani: dalla giocoleria alla musica, dalla pittura alla fotografia. Oltre a valorizzare e riconoscere le professioni degli artisti, l’attuale amministrazione ritiene che la pratica delle arti di strada possa contribuire allo sviluppo del territorio, valorizzando i luoghi nei quali vengono praticate. Ma anche contribuire a rendere la città attrattiva e accogliente, costituendo una leva per la promozione turistica del territorio, e porre le basi per l’espressione di nuove professionalità e mestieri e l’emergere di nuovi talenti. Tanti artisti scelgono, infatti, la strada come palcoscenico e non perché sono dei poveri derelitti privi di opportunità, ma perché individuano quel particolare modo di espressione come più congeniale. Un meraviglioso assaggio di ciò che potrà diventare Cagliari grazie alla promozione di questo tipo di attività si è avuto questa primavera con la Festa della Musica”.
Procedure più semplici. “Su richiesta di svariati artisti e delle associazioni che li rappresentano, la commissione Cultura – continua Ghirra – ha lavorato su un testo che, prendendo spunto dai regolamenti vigenti in altre città italiane (in particolare Milano, Roma e Firenze) strutturasse un sistema di regole calibrato sulla realtà locale. Scopo principale del regolamento, oltre a riconoscere l’esistenza e il ruolo culturale degli artisti di strada, è facilitare la pratica delle discipline artistiche negli spazi pubblici. Attualmente, infatti, chi voglia regolarmente esibirsi è costretto a seguire lunghe procedure burocratiche dovendo fare domanda per il pubblico spettacolo, presentare idonea certificazione acustica (se sono previste emissioni sonore), chiedere l’autorizzazione ai vigili urbani e alla viabilità, chiedere l’esenzione per l’uso del suolo pubblico e, nel caso si voglia esibire all’interno dei parchi cittadini, fare domanda al verde pubblico. Tutto questo con una marca da bollo per ogni richiesta. Una volta che il regolamento andrà a regime, parallelamente alla previsione dell’esenzione della Cosap e all’entrata in vigore del Piano acustico, chiunque potrà esibirsi in città facendo una domanda in carta semplice”.
Gli spazi per le esibizioni. “Come prossimo passo la Giunta dovrà individuare e classificare le aree in cui sia possibile esibirsi – conclude la consigliera di Sel – distinguendo le aree da destinare alle espressioni artistiche (che non prevedono un corrispettivo predeterminato) e i mestieri artistici (che prevedono la produzione e la vendita di opere dietro specifico corrispettivo). Le aree dovranno essere individuate in luoghi caratterizzati dalla presenza di persone: si tratterà per lo più delle vie e piazze del centro storico. Saranno individuate delle aree di libero esercizio per le attività che non prevedono emissioni sonore e saranno, invece, poste delle limitazioni per attività musicali o che comunque potrebbero comportare disagi per i residenti o per strutture pubbliche quali scuole, biblioteche e ospedali. Insomma, un sistema di norme ragionevoli che favoriscano l’animazione del territorio da parte di chi voglia proporre un po’ di bellezza alla nostra città senza arrecare disturbo a chi deve quotidianamente attraversarla e viverla”. Foto dal web.











