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Arriva la stangata d’autunno: previste già nel mese di ottobre le maxi bollette di luce e gas. Ma non solo. L’aumento del 40% della bolletta elettrica annunciato dal ministro della Transizione Ecologica Cingolani, potrebbe avere effetti pesanti anche su altri beni di consumo, dalla benzina al pane, per un conto complessivo che potrebbe sfiorare i 1.300 euro a famiglia. Una stangata figlia della scarsità di scorte di gas e della difficoltà nelle forniture provenienti da Russia e Norvegia. In pratica, secondo Nomisma Energia, c’è meno gas in Europa di quello che sarebbe necessario in questo momento. Le scorte sono a livelli minimi per questo periodo dell’anno, circa il 20% in meno rispetto alla media. E oltre alla scarsità di forniture da Russia e Norvegia, ci sono stati minori arrivi di gas liquefatto che è finito invece sul mercato asiatico dove i prezzi del carbone sono triplicati. Nel salatissimo conto che come al solito sarà presentato alle famiglie italiane, pesa anche il prezzo della Co2, più che raddoppiato, 61 euro per tonnellata rispetto ai 25 euro per tonnellata del 2020.
Intanto, per protestare contro il caro bollette di luce e gas, e i rincari a cascata su prezzi e tariffe, Assoutenti e Movimento Consumatori si preparano a uno sciopero della spesa. “Siamo pronti a organizzare tra fine settembre e l’inizio di ottobre uno sciopero generale della spesa, e una serata al buio, per lanciare un segnale forte al governo”, spiegano. “I cittadini, già messi in ginocchio dall’emergenza Covid saranno invitati a non fare acquisti per un giorno”.