Non ha pagato, stando a quanto si apprende dalle carte in possesso degli uffici comunali di Quartu, circa cinquemila euro di Imu. Tre rate saltate, bruciate, mai versate negli ultimi anni. E, nel frattempo, la donna protagonista della vicenda si è anche trasferita, andando a vivere dalle parti di Genova, in Liguria. Ed è sempre lei che ha deciso di fare ricorso e di trascinare il Comune di Quartu davanti al giudice dopo avere scoperto di aver subìto un pignoramento forzato lo scorso mese di luglio. Sarà quindi un giudice a decidere chi ha ragione, se il Comune che si è ritrovato con tre pagamenti in meno o la donna, che si è scagliata contro il pignoramento. Di mezzo c’è la società Maggioli, incaricata dall’amministrazione comunale di Quartu per la riscossione dei tributi: sono stati loro a notare l’ammanco e a segnalarlo agli uffici competenti. Ad agosto inoltrato la donna, attraverso i suoi legali, ha presentato al tribunale di Genova una richiesta di opposizione all’atto di pignoramento, riuscendo a ottenere uno stop del provvedimento.
Oggi la contromossa della Giunta Milia, un contrattacco in punta di diritto. Si è deciso che l’amministrazione si opporrà alla richiesta dell’ex cittadina quartese, nominando un proprio avvocato e partecipando all’udienza, calendarizzata per il prossimo 20 settembre nelle aule del palazzo di giustizia del capoluogo ligure.










