Su nozze e adozioni gay un NO deciso. I desideri non possono diventare diritti: “tuteliamo in primis il diritto del bambino a dire Mamma e Babbo”. Parla Salvatore Deidda portavoce Fdi-An. “Noto con rammarico che i temi legati all’adozione di bambini da parte delle coppie gay e delle cosiddette nozze gay stanno entrando nuovamente nella campagna elettorale per le prossime amministrative”, afferma Deidda che ritiene che questi argomenti non siano di competenza del comune e che qualsiasi tipo di proposta in merito, non abbia alcun effetto pratico ma solo valore propagandistico. Intanto, nel registro delle Unioni Civili si sono registrate solo nove coppie. “Si tratta di una trovata pubblicitaria, introdotta come elemento illuminante di una giunta Zedda appena insediata che è miseramente fallita sotto il peso della sua inutilità, snobbata dalle stesse coppie omosessuali. Un fallimento che lega Cagliari a Sassari come a tutte altre città in cui è stato fatto questo passo”, continua Deidda.
Detto questo, trovo sbagliato etichettare come “bacchettona” o non “moderna” quella parte di città che con convinzione si oppone alle cosiddette nozze e all’adozione di bambini da parte delle coppie gay Si parla di diritti, scambiando i propri desideri con pretesi diritti civili di adulti che non pensano minimamente a quello che è il diritto del bambino, la persona più indifesa e meritevole di ogni attenzione e cura. Un diritto naturale, quello del bambino, che va oltre qualsiasi tipo di fede religiosa: avere una mamma e un babbo. Non c’entra la Chiesa Cattolica. Anche in società pagane, in cui l’omosessualità esisteva, non veniva neanche presa in considerazione di mischiare il diritto di Famiglia, dei bambini, dell’unione tra uomo e donna con altri tipi di rapporti. Oggi si pretende di far diventare ogni desiderio un diritto. Con il puro egoismo di imporre, con l’arroganza tipica di una minoranza intollerante, il proprio delirio di onnipotenza. Non accettano che qualcuno possa dire di no. Non accettano che qualcuno possa pensarla diversamente. Non solo propongono che ogni loro desiderio venga normato, ma propongono leggi per punire penalmente chi osa contraddirli. Non solo pretendono leggi che vietino il dissenso e che puniscano penalmente ma vogliono impedire fisicamente ogni forma di dissenso. Facciamo, dunque, un appello a sostenere la famiglia, quella tra uomo e donna,e la libertà di espressione, entrambe costituzionalmente protette ma oggetto di un attacchi senza precedenti. Invitiamo tutte le persone di buona volontà – al di là dei personali orientamenti etici, religiosi, politici e sessuali – a non fomentare inutile e dannose divisioni con “armi di distrazione di massa” quali il matrimonio e le adozioni gay, ma a contribuire davvero affinché la famiglia, cellula essenziale della società, possa svilupparsi mettendo davanti a tutto i diritti dei bambini, unica speranza di futuro per la nostra amata Città e per la nostra amata Nazione”.










