Alla sua età ha la testa tra le nuvole, ma in senso buono. Le sogna, le scruta e vuole raggiungerle, quanto prima, tenendo tra le mani la cloche di un aereo. Un sogno che Niccolò Atzeni di Cagliari, 17 anni, sta trasformando sempre di più in realtà, giorno dopo giorno. Da anni studia a Forlì, in Emilia Romagna, all’istituto tecnico aeronautico “Baracca”. È in quarta e si è piazzato al secondo posto della gara nazionale di “Eccellenza degli istituti tecnici di trasporti e logistica, opzione conduzione del mezzo aereo”. Medaglia d’argento, seconda posizione finale su dodici partecipanti alla gara realizzata dalla Ricma (Rete italiana degli istituti tecnici opzione conduzione del mezzo aereo), realtà alla quale sono affiliati tutti gli istituti tecnici di trasporti e logistica. “Un record”, dicono all’unisono mamma Patrizia Boi e papà Stefano, ragioniera e rappresentante di commercio, “nostro figlio non possiede ancora la licenza di volo privato, quindi non è mai stato realmente operativo”.
Ma ha comunque brillato, Niccolò Atzeni (nella foto è insieme al suo professore di Scienze della navigazione, Rolando Brotto), sia quando ha dovuto programmare nei minimi dettagli un ipotetico volo da Trento a Trieste sia quando ha dovuto fare tutto il viaggio, ovviamente in maniera virtuale con il supporto di un simulatore, affidandosi solo alla sua passione, alle sue competenze, al suo inglese già masticato come un perfetto “boy” londinese e, infine, affrontando un test di trenta domande tutte incentrate sul mondo del volo. “La sua più grande passione che abbiamo sempre cercato di avvallare, anche facendo sacrifici”, proseguono i genitori. “Dopo le superiori prenderà subito il brevetto a Oxford o a Jerez. Se è arrivato sin qui, il merito è anche di tutti i suoi professori che lo seguono con la massima competenza”.










