Nella città statunitense di Columbus, nello stato dell’Ohio, un’adolescente di colore è stata uccisa dagli spari della polizia. È successo martedì, poco prima, appena venti minuti, che a Minneapolis la giuria raggiungesse un verdetto di colpevolezza per Derek Chauvin, l’ex agente riconosciuto colpevole di aver ucciso George Floyd durante l’arresto. E adesso, chiuso un caso che ha tenuto per settimane con il fiato sospeso gli Stati Uniti, un’altra vicenda rischia di infiammare le violenze contro la polizia che fa un uso eccessivo della forza. A Columbus, la città più grande dello Stato, ci sono già state manifestazioni di protesta.
In una conferenza stampa, il capo della polizia ad interim di Columbus, Michael Woods, ha spiegato che che gli agenti coinvolti hanno risposto a una chiamata di emergenza al 911 che aveva segnalava la presenza minacciosa di qualcuno, armato di coltello, in una casa nel settore sud-est della città. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, si sono imbattuti in una scena caotica: diverse persone sul prato dinanzi a una casa dove un’adolescente aveva un coltello tra le mani. Continua a leggere su Agi.it












