Poggio dei Pini e a Baracca Manna teatro di pistolettate durante gli scambi di carichi di droga e denaro in contanti. Protagonisti i malviventi delle bande di narcotrafficanti sgominate ieri dalla polizia che agivano tra il Marghine e l’hinterland di Cagliari.
Le indagini partono dopo una rapina avvenuta il 10 febbraio 2021 ai danni di Francesco Benvenuti di Capoterra, titolare del B&B “I colori del Poggio” a Poggio dei Pini. Secondo le indagini il proprietario della struttura ricettiva era custode della droga per conto di Matteo Congiu, cagliaritano e residente a Capoterra, accusato di essere un narcotrafficante e leader dell’organizzazione criminale dell’hinterland di Cagliari, assiduo cliente dei gruppi di trafficanti nuoresi (Silanus e Macomer) dai quali acquistava importanti partite di cocaina.
Nel B&b di Poggio dei Pini il 9 febbraio 2021 arrivano due grossi carichi di cocaina del peso rispettivamente di 3 e 5 kg e un quantitativo di un chilo e mezzo viene nascosto in un terreno della struttura ricettiva. Dove il giorno dopo alle 21: 30 si presenta uno sconosciuto travisato da una sciarpa, punta la pistola contro Benvenuti e gli impone la consegna della droga custodita in giardino. Il proprietario reagisce, ma il rapinatore spara e gli sfiora la testa. La vittima dell’aggressione si arrende, preleva la coca e la consegna al rapinatore assieme al telefonino, poi riesce a chiamare Congiu per riferirgli tutto. Questi lo calma, ma due giorni dopo torna a Poggio dei Pini con altre due persone. Uno di questi colpisce il proprietario del B&b con uno schiaffo al volto e tutti lo accusano di essere il responsabile della scomparsa della droga. Congiu gli annuncia poi che i nuoresi sarebbero arrivati a Capoterra per chiarire la vicenda. Benvenuti comincia a temere per la propria incolumità e decide di raccontare tutto alla polizia, fornendo precise indicazioni sul traffico di droga tra il Marghine e l’hinterland cagliaritano.
Secondo i trafficanti Benvenuti sarebbe stato complice della rapina da lui stesso subita. Ma per gli inquirenti, la rapina sarebbe stata organizzata da Giommaria Pirisi, classe 1981 di Torralba, (ritenuto un corriere infedele della banda dei trafficanti nuoresi) assieme a Massimo Lodde. Quest’ultimo è morto in un incendio avvenuto in una casa di Cheremule lo scorso anno, forse per un suicidio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, che non avevano trovato segni della presenza di altre persone nell’abitazione, l’uomo potrebbe aver dato alle fiamme un capanno dell’azienda di famiglia, per poi barricarsi all’interno degli uffici direttivi, dove, al momento dell’arrivo dei vigili del fuoco, porte e finestre risultavano sbarrate da mobili e scrivanie.
L’altro grave episodio risale al 24 maggio 2021 nell’abitazione di una donna rumena a Barracca Manna, dove era in corso un incontro finalizzato allo scambio di cocaina che implicava la consegna di ingenti quantità di coca, il conteggio rapido del denaro e il confezionamento delle sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Congiu si trovava assieme a Simone Sitzia, pregiudicato di Selargius, e stava anticipando il pagamento di 2 kg di cocaina con proprie risorse.
Per le forze dell’ordine i due rapinatori sarebbero Christopher Cruz, di Quartu, e Andrea Castagna, di Cagliari, che si avvelenavano della collaborazione di Carlo Porceddu, intermediario dello scambio. I due si erano nascosti all’interno dell’appartamento e sono intervenuti armi in pugno durante la compravendita. Congiu e Sitzia, sebbene colpiti rispettivamente da una pistolettata alla gamba e da una bastonata in testa, hanno reagito. Congiu è riuscito a lanciare il denaro fuori dalla finestra a un corriere del gruppo nuorese che si trovava in strada e dopo aver recuperato i pacchi coi soldi è tornato a Macomer. Mentre Sitzia è riuscito a fuggire dal retro dell’appartamento, lasciando copiose tracce di sangue e portandosi via uno dei panetti di coca da un kg che ha poi nascosto in una palazzina nelle vicinanze, prima di recarsi al Policlinico per le cure (ai medici dirà di essere caduto da un tetto). La droga è stata recuperata dalla polizia il giorno dopo. Cruz e Castagna sono fuggiti portandosi dietro una parte dei soldi e un panetto di cocaina e si sono rifugiati a Sant’Elia. Anche Porceddu è scappato e si è rifugiato in una palestra chiusa in via Alinari. Cruz fuggirà poi in Spagna. Congiu ha dovuto risarcire i fornitori pagando 60 mila euro di tasca.










