Nadia Gioviale, Comandante del Nucleo Antistofisticazioni e Sanità di Cagliari ai microfoni di Radio Casteddu: “Le segnalazioni da parte dei cittadini sono importantissime”.
Case di riposo irregolari, anziani anche malati lasciati senza assistenza, sequestri di alimenti di cui la provenienza non è nota, ma anche le mense scolastiche sono sotto la lente dei Nas che, anche grazie alla particolareggiata segnalazione da parte delle mamme, vengono messe in risalto anomalie e problematiche legate ai pasti dei piccoli studenti.
Queste alcune tra le tematiche discusse: prosegue l’importante collaborazione di Radio Casteddu – Casteddu Online con l’arma dei carabinieri.
Controlli molto importanti che vengono effettuati in questo periodo covid sono quelli presso le case assistenziali e rientrano “tra i compiti primari del nucleo antisofisticazioni dell’Arma dei Carabinieri. Una attività molto attenta presso questa tipologia di strutture che ospitano le fasce deboli, anziani e coloro che hanno bisogno di assistenza. Questi controlli hanno alla base un rapporto di collaborazione con i militari delle stazioni di Oristano e, una forte collaborazione, è presente anche con il cittadino. Le segnalazioni spesso vengono proprio da loro; in questo periodo storico abbiamo, nel corso dell’ultimo anno, intensificato i controlli presso le strutture sulla base di quelle che sono le indicazioni che provengono dal Ministero della Salute e l’obiettivo primario è assicurare che le fasce deboli ricevano il giusto trattamento all’interno delle strutture dove sono ospiti e che non siano vittime di alcun tipo di maltrattamento, sia fisico che psicologico.
In questo periodo sono state finalizzate anche per verificare il rispetto dei protocolli covid, ossia tutte quelle misure che servono a prevenire l’insorgere di focolai all’interno delle strutture.
È emerso che sono diversi gli aspetti critici, in alcuni casi è presente una situazione chiamata di sovraffollamento. Gli ospiti sono superiori a quelli previsti e questo può determinare dei problemi; l’adeguatezza della struttura, gli spazi che sono messi a disposizione possono comportare una minore assistenza e presenza di quelle che sono le figure professionali. Abbiamo constatato la violazione dei protocolli covid, che è una delle criticità del momento, in quanto non tutte le strutture si sono dotate di aree da destinare esclusivamente alla gestione di pazienti covid, perché quello che è importante è che quando c’è un contagio in queste strutture è isolare l’ospite affetto da covid ed evitare che ci possa essere una contaminazione con gli altri ospiti.
Questo è avvenuto anche nel cagliaritano: il problema di questa seconda ondata, rispetto alla prima fase, è che ci sono stati maggiori contagi sia presso gli ospedali che in queste strutture.
C’è da dire che molte strutture hanno cercato di affrontare i problemi con molto scrupolo, abbiamo constatato che il personale che lavora veniva sottoposto a tamponi e a controlli periodici per evitare di contagiare gli ospiti e molte strutture si sono anche dotate di aree covid per la gestione provvisoria e hanno avuto una forte attenzione nell’utilizzare i dispositivi di protezione per evitare di poter essere veicolo di contagio”.
Una grave problematica purtroppo è legata alle strutture private, prive, a volte, di ogni sicurezza e necessità per le persone che vengono inserite.
“Come è facile immaginare, la motivazione di natura economica è ciò che spinge determinate persone. Di recente abbiamo fatto due operazioni con la compagnia di Carbonia: abbiamo individuato delle strutture private dove venivano ospitati anziani, anche malati; è un comportamento assolutamente irresponsabile. In entrambi i casi si è arrivato all’arresto dei responsabili e sono state formulate varie ipotesi di reato che vanno dai maltrattamenti, all’abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione.
Queste persone non erano neanche assistite, non avevano l’assistenza necessaria.
In questo momento storico l’aspetto della sanificazione ha avuto un ruolo fondamentale in termini di prevenzione dei contagi.
I parenti, nella maggior parte dei casi, sono a conoscenza della situazione perché sono le persone che si occupano di sistemare i propri familiari, sanno che vanno in strutture non idonee.
A fronte di questi casi, ai NAS arrivano diverse segnalazioni da parte dei cittadini e spesso e volentieri il cittadino è parte attiva: è giusto evidenziare che a fronte di soggetti irresponsabili, ci sono tanti cittadini responsabili. Fare le segnalazioni ci permette poi di intervenire con delle attività mirate ed è quindi uno dei canali più importanti per poter intervenire con tempestività”.
Il settore alimentare: “Nel corso degli ultimi mesi i controlli presso gli esercizi di ristorazione sono diminuiti perché le attività sono state chiuse o aperte solo parzialmente. Anche lì operiamo periodicamente con dei sequestri anche importanti di alimenti, dove riscontriamo delle carenze igienico-sanitarie di un certo tipo. Recentemente abbiamo controllato alcuni ristoranti a Cagliari e nella zona di Iglesias, abbiamo riscontrato delle carenze, situazioni abbastanza precarie sotto il profilo igienico-sanitario.
Anche qui è importante la segnalazione dei cittadini o comunque la collaborazione con le istituzioni perché noi facciamo dei controlli che fanno parte della nostra attività, ma, spesso e volentieri, raccogliamo le segnalazioni dei cittadini e andiamo a verificare quello che ci segnalano.”
Ma quali sono le irregolarità? ” Per esempio, la mancanza di tracciabilità degli alimenti: questi devono essere tutti tracciati per verificare la loro provenienza al momento del controllo e, in diverse occasioni, abbiamo sequestrato, come da poco un ingente quantitativo di carne non tracciata, cioè non siamo sicuri del percorso che ha fatto l’alimento.
In altri casi non c’è il rispetto del manuale di autocontrollo. C’è capitato di verificare anche la conservazione degli alimenti non corretta e in, questi casi, la prassi è quella di dare delle prescrizioni ai ristoratori, cioè dare la possibilità di sanare le irregolarità e, se ciò non accade, si può arrivare anche ai provvedimenti di sospensione o chiusura dell’attività commerciale.
Abbiamo controllato proprio ieri dei ristoranti nella zona di Iglesias e anche lì abbiamo sequestrato degli alimenti non tracciati.
Al termine della nostra attività amministrativa segnaliamo le iregolarità agli enti competenti e poi a distanza di tempo si torna a fare un ulteriore controllo, per verificare che l’esercente abbia risolto la situazione e ripristinato il tutto”.
“In questo periodo ci siamo prodigati anche per la custodia dei vaccini, i Nas vanno a verificare perché è importante, quando vengono somministrati, la custodia corretta.
Stiamo intensificando i servizi presso le mense scolastiche che riforniscono le scuole.
Arrivano diverse segnalazioni e apprezziamo molto questo: ci basta anche una semplice mail per segnalare la situazione a volte sono anche molto dettagliate nei punti critici e noi, entro 1/2 giorni andiamo a verificare”.
Risentite qui l’intervista a Nadia Gioviale del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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