I Carabinieri Forestali del CITES di Cagliari hanno individuato una cittadina italiana che aveva posto in vendita vari oggetti in avorio nel Comune di Muravera. L’elefante, specie da cui viene prelevato l’avorio, è compreso in Appendice I della Convenzione di Washington e considerato in pericolo di estinzione.
La Convezione di Washington (il cui acronimo è CITES) è una Convenzione Internazionale sottoscritta da oltre 160 Paesi che si prefigge di tutelare la biodiversità del Pianeta attraverso la regolamentazione del commercio di specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Si tratta di un obiettivo di fondamentale importanza per la conservazione della componente zoologica e vegetale del Pianeta, in quanto lo sfruttamento commerciale di animali e piante (vivi, morti o parti di essi o prodotti derivati dai medesimi) insieme alla distruzione degli habitat naturali in cui queste vivono, risultano essere fra le principali cause di estinzione in natura di un numero crescente di specie.
Il materiale oggetto dell’attività info-investigativa e posto illegalmente in vendita consisteva in statuette, netzukè (piccole sculture giapponesi in avorio che servivano da fermaglio per assicurare alle cinture alcuni oggetti o piccoli contenitori) e manufatti vari tutti in avorio: il tutto era detenuto e posto in vendita senza la documentazione necessaria che ne attestasse la lecita provenienza e il legittimo possesso secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale e internazionale. Il comportamento tenuto ha costituito violazione della normativa europea (Regolamento UE 338/97) e di quella nazionale (Legge 150/1992).
I militari hanno denunciato per detenzione illecita a scopo di lucro e vendita di parti di specie protette una sessantenne residente a Muravera e contestualmente hanno posto il materiale sotto sequestro per un valore complessivo di circa euro 1.600,00 (milleseicento,00), la quale in caso di condanna rischia una pena consistente nell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da euro quindicimila a centocinquantamila.
I Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Cagliari ricordano che il commercio e il traffico illecito di animali risultano tra le principali cause di perdita di biodiversità a livello mondiale per un giro di affari stimato in circa 23 miliardi di euro l’anno tanto da essere al quarto posto fra le attività illecite nel mondo dietro solo al traffico di armi, droga ed esseri umani. Questo fenomeno, al quale si accompagnano spesso reati ulteriori come quelli di corruzione, falsificazione di documenti e violenza, rappresenta, perciò, non solo una minaccia per la biodiversità e per l’ambiente a livello globale, ma anche per molte popolazioni locali in varie zone della terra, spesso le aree meno sviluppate del pianeta o in via di sviluppo.
I Nuclei Carabinieri CITES hanno il compito a livello nazionale di vigilare sul rispetto della Convezione di Washington attraverso un’attenta e puntuale azione di controllo sulle attività che interessano le specie animali e vegetali tutelate dalla Convenzione perché considerate a potenziale rischio di estinzione.
I Carabinieri Forestali richiamano l’attenzione di tutti i cittadini ai quali viene ricordato che prima di procedere all’acquisto o alla vendita di esemplari di flora o fauna selvatica (incluse parti di esse), debbono necessariamente accertarsi se gli esemplari di interesse siano ricompresi nell’elenco delle specie tutelate dalla Convenzione di Washington e, nel caso lo fossero, verificare che vi sia la documentazione attestante la lecita provenienza degli esemplari oggetto dello scambio commerciale, in assenza della quale non può avvenire alcuna attività.











