“E’ stato un gesto simbolico ma anche dettato dalla necessità. Perché a lungo andare il conto viene risucchiato”. Così Giancarlo Farci, titolare del locale di piazza Yenne multato per i tavolini messi a disposizione dei clienti il 25 aprile in zona rossa. “La merce e i dipendenti sono da pagare e io non ho mandato nessuno in cassa integrazione. Non ho né rabbia né rancore, sono solo stanco di subire e basta. Sono stato multato io e anche i miei clienti”, aggiunge, “L’agente mi ha detto: “Non se la prenda sto facendo il mio lavoro”. Gli ho risposto: “Meno male che lei sta facendo il suo lavoro, anche io vorrei fare il mio”. Purtroppo ci stanno umiliando, alla fine è una questione di orgoglio. Impugnerò la multa”.
La speranza ora è l’ampliamento delle concessioni esterne da parte del Comune perché potrà lavorare solo chi ha spazi all’aperto. “Mi spettavo una maggiore collaborazione da parte degli altri locali di piazza Yenne”, conclude, “ma son rimasto solo”.











