Sarà un fine settimana all’insegna dei beni culturali quello che si appresta a vivere la città di Quartu. Sabato 27 e domenica 28 fa infatti tappa in città la manifestazione ‘Monumenti Aperti’, l’appuntamento, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Imago Mundi Onlus, sempre molto atteso per il forte impulso che sa dare alla riscoperta del territorio e delle proprie radici, ma anche perché rappresenta un’importante opportunità di crescita e sviluppo turistico. Quest’anno saranno 25 i luoghi storici visitabili in città, tra chiese, case tradizionali, palazzi artistici e siti archeologici, che in alcuni casi saranno per la prima volta inclusi nella manifestazione, come ad esempio il Monastero ‘Il Carmelo’ di Terra Mala e la Villa Romana di Sant’Andrea.
Un concentrato di cultura quartese. È quello che si apprestano a vivere i cittadini in primis e poi tutti i visitatori che arriveranno dal resto della città metropolitana e non solo. I monumenti saranno aperti sabato dalle 16 alle 20 e domenica dalle 9 alle 13 e ancora dalle 16 alle 20. E a fare da ciceroni in questa riscoperta delle nostre bellezze storico-artistico-archeologico-ambientali ci saranno tanti ragazzi delle scuole cittadine e diverse associazioni. Inoltre sono previste mostre, concerti e rappresentazioni, che animeranno e completeranno la due giorni. Con gli Istituti Comprensivi N. 1, 2, 4, 5, 6 ci saranno infatti anche la Scuola Ancelle della Sacra Famiglia, gli Istituti Superiori ‘Motzo’, ‘Brotzu’ e Levi’, l’Università della Terza Età, le Confraternite di Sant’Efisio e del Santissimo Rosario, i club cittadini di Lions e Rotary, la FIDAPA, il Gruppo Scout Agesci Quartu 3 Freedom e la Scuola Civica di Musica ‘Luigi Rachel’.
La manifestazione godrà inoltre del contributo umano delle comunità della Basilica di Sant’Elena e delle varie Parrocchie di San Giovanni Evangelista, Sacro Cuore, Santo Stefano, Santa Maria degli Angeli, Sant’Antonio e San Luca, nonché della Chiesa ortodossa di San Giuda Taddeo Apostolo. Partecipano anche diverse associazioni, a partire da quella di Sant’Agata, per proseguire con la Polisportiva ‘Le Aquile’, con il Club Scherma Cagliari, l’Accademia Difesa Personale Sardegna, i Carabinieri in congedo e il Volontariato Sanitario.
Per l’organizzazione della due giorni l’Amministrazione usufruirà della collaborazione del Comitato Scientifico Regionale ‘Monumenti Aperti’ e dell’Associazione Culturale Onlus Imago Mundi. Il format è quello già sperimentato gli scorsi anni, ormai consolidato e apprezzato, vista la rilevante partecipazione di pubblico e l’ampio gradimento riscontrato. Per l’edizione 2017 è stato scelto il tema del paesaggio, visto come vulnerabile risorsa economica ma anche come motore di sviluppo. Il paesaggio di origine o di transito sarà quindi un motivo di racconto, con immagini, testi o suoni che meglio descrivono la sensibilità e il pensiero quartese, invitando quindi a guardare e poi ‘vedere’ i luoghi con quegli stessi occhi.
Il programma prevede tra le location alcune case campidanesi, come Casa Murgia Casanova, in via XX Settembre, e Casa Basciu Deiana, in via Eligio Porcu; tantissime le chiese, dove le visite guidate saranno ovviamente sospese durante le funzioni religiose: dalla Basilica di Sant’Elena Imperatrice, con la Chiesetta di Bonaria, alle plurisecolari Santa Maria Cepola, Sant’Agata, Sant’Efisio, San Benedetto, Sant’Andrea e San Pietro di Ponte, col cimitero monumentale. Inoltre quest’anno saranno aperti anche gli edifici religiosi di Nostra Signora di Buoncammino e San Forzorio, assente da diversi anni. Saranno inoltre visitabili le strutture più moderne di Santo Stefano Protomartire e San Luca, col vicino fortino di Su Forti, nonché la cripta e il presbiterio della Chiesa di San Giovanni Evangelista. Sempre in tema religioso sarà aperta il Convento Cappuccino di San Francesco e anche la chiesa ortodossa di San Giuda Taddeo Apostolo. E poi la grande novità di quest’anno è il Monastero del Carmelo di Terra Mala.
Nel centro città saranno visitabili anche la Cappella dell’Asilo Infantile Dessì e l’archivio comunale presso l’Antico Macello. Casa Fois metterà in mostra le proprie cantine, mentre presso l’ex Monte Granatico e nel Mulino Secci si potrà godere di attività complementari. Altra novità di quest’anno è poi costituita dal Cinema Teatro Impero, oggi Teatro Centrale Alidos. Fuori città invece spazio all’archeologia, con il Nuraghe Diana e con la Villa Romana, che nell’occasione viene nuovamente inaugurata dopo gli ultimi lavori di restauro. Per gli amanti dell’ambiente visite anche al Parco Naturale Regionale di Molentargius.
Diversi gli eventi collaterali in programma sia sabato che domenica. Il 27 è previsto il concerto della Scuola Civica di Musica all’ex Convento dei Cappuccini e l’anteprima letteraria del libro ‘I pionieri del cinema. Quartu 1906-1963’, ma anche diverse mostre fotografiche, di costumi ed enogastronomiche. La Scuola Civica bisserà il giorno dopo in location diverse; ci sarà poi l’esibizione del coro polifonico della Terza Età e brevi proiezioni al teatro. Le varie mostre proseguiranno anche la domenica.
In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento l’Assessore ai Beni Culturali Lucia Baire, dopo aver ringraziato tutte le scuole e le associazioni, i volontari e i dipendenti comunali, la comunità religiosa cittadina e Imago Mundi Onlus, chiamati a portare ciascuno il proprio contributo per la riuscita dell’iniziativa, ha elencato i siti aperti quest’anno “molti dei quali a doppia valenza culturale e spirituale”, e si è soffermata sulle novità di questa edizione: “Il Monastero del Carmelo, che ben incarna il tema del paesaggio, visto come contribuito alla trasformazione del territorio, nell’estremo litorale quartese. E poi il Cinema Teatro Impero, con la sua storia centennale, e la Villa Romana, una rara testimonianza dell’urbanistica di età romana, finalmente rimessa a disposizione di cittadini e turisti”. Infine l’esponente della Giunta Delunas ha annunciato che l’Amministrazione si sta adoperando per rilanciare la vecchia manifestazione ‘Lollas’: “Un’iniziativa interessante e affascinante, che permetterà di riscoprire il grande valore architettonico delle case campidanesi, che caratterizzano il nostro centro storico”.
L’idea di rilanciare ‘Lollas’ è piaciuta anche al Presidente di Imago Mundi Onlus Fabrizio Frongia, che ha ricordato che quest’anno ‘Monumenti Aperti’ si svolgerà anche a Ferrara, dove da anni viene organizzato un evento analogo, ma più mirato sui giardini. “Ancora una volta abbiamo accomunato tantissimi paesi, con il coinvolgimento di 17500 volontari – ha poi aggiunto -. E mi piace sottolineare che la scelta di quest’anno, il paesaggio, ci è valso il premio di Legambiente per la bellezza del tema. L’obiettivo è quello di superare il racconto del singolo sito per ragionare sui percorsi”. Infine una proposta: “La riscoperta dei luoghi dietro l’angolo che di solito non vedi piace molto ai cittadini: per valorizzarli ulteriormente si potrebbe pensare di aprire ogni sito, a turno, ogni due fine settimana”.
“Quest’Amministrazione sta investendo sulle future generazioni, e un evento come Monumenti Aperti è estremamente qualificante perché per i ragazzi è un importante momento di formazione – ha poi commentato il Sindaco Stefano Delunas -. Contemporaneamente investiamo sulla nostra cultura e in questo caso specifico sui beni culturali, per i quali abbiamo avuto recentemente un finanziamento che consentirà di avviare la rete museale. Quartu d’altronde ha grandi giacimenti culturali da estrarre e un turismo itinerante assolutamente da valorizzare. Questo percorso quindi non si fermerà nei prossimi mesi con la nascita del Polo formato da Ex Convento dei Cappuccini, Sa Dom’e Farra e Complesso archeologico di Is Mortorius, ma proseguirà e verrà potenziato nel corso degli anni, con le chiese romaniche, gli altri nuraghi e tutti gli altri siti culturali del nostro territorio”.
Alla conferenza hanno partecipato anche il Soprintendente per i Beni Archeologici per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Sud Sardegna e Oristano dottor Fausto Martino e la coordinatrice dell’area funzionale Patrimonio archeologico dottoressa Gianfranca Salis. Quest’utlima ha voluto sottolineare come anche la cultura possa offrire prospettive occupazionali importanti e si è poi soffermata sul rischio di erosione costiera a cui è soggetta la Villa Romana: “Rischio non ancora eliminato, perché occorre un intervento più importante, per il quale urge coinvolgere altre strutture che possano aiutare finanziariamente. Ma una parte della Villa è ancora visibile e visitabile. Ed è lì che è stato portato avanti l’intervento di consolidamento e restauro”. Il Soprintendente si è invece soffermato sull’importanza del tema dell’evento: “Il paesaggio è il luogo di vita di oggi, e tutti devono averlo di qualità. Lo dice la Convenzione Europea firmata a Firenze nel 2000 e poi diventata legge dello Stato. I paesaggi vanno tutelati, rinnovati, promossi. Dobbiamo creare nuovi valori paesaggistici, un’urbanistica e un’architettura di qualità. Onore all’Amministrazione per essersi fatta carico del restauro della Villa. Se perdiamo questi beni perdiamo la nostra identità”.












