Nel sottosuolo del Sinis antichi edifici, strade, capanne e tombe. Dopo sei anni e mezzo esatti, si è chiusa la ricerca su Mont’e Prama e dintorni da parte del geofisico Gaetano Ranieri che si è avvalso di sofisticata strumentazione georadar. La relazione conclusiva è stata consegnata alla Fondazione di Sardegna e riporta i risultati raggiunti e le prospettive future sia nel campo geofisico-tecnologico che in quello archeologico e museale.
Oltre che a Mont’e Prama la ricerca è stata portata nel villaggio e nell’ipogeo di San Salvatore di Sinis e nello stagno di Cabras.
I risultati raggiunti parlano di un sito archeologico ben più vasto di quello scavato negli anni ‘70 del secolo scorso e nel 2014-2017. E descrivono un sito che potrebbe andare oltre i 15 ettari indagati ogni 10 cm, un sito con strade, costruzioni quadrate o quadrangolari, nuovi filari di tombe, recinti , forse cisterne e gruppi di capanne circolari .
Lo studio effettuato negli ultimi anni riguarda il villaggio e l’ipogeo di San Salvatore di Sinis e lo stagno di Cabras.
“San Salvatore di Sinis si rivela come un sito sorprendente”, scrive Ranieri, “la ricchezza dei disegni rivelati, dimenticati e nascosti dal degrado e dall’incuria per centinaia di anni, svela e verifica alcuni miti del passato, racconta episodi tragici, documenta una ricchezza di conoscenze e un modo di vivere complesso e ardito. I disegni appaiono finalmente come nessuno li ha mai visti addirittura fino ad oggi.
Lo stagno di Cabras”, aggiunge, “è una vera sorpresa . Esplorato per circa un sesto della sua estensione , racchiude costruzioni trapezoidali (in sezione) sotto oltre 9 metri di sedimenti , verificate con due metodi distinti e con diverso significato fisico. Un paleo-lago e i relativi immissari raccontano un paesaggio antico straordinario, che varrebbe la pena conoscere meglio e quindi con altre ricerche e campionamenti.
Naturalmente parleremo diffusamente di quanto trovato in contesti scientifici di assoluto rilievo internazionale, ma non tralasceremo la divulgazione in ambito regionale , nazionale e internazionale”.












