Il “matrimonio” elettorale, avvenuto pochi giorni dopo il primo turno delle elezioni amministrative, proprio non è andato giù al sindaco uscente Tomaso Locci che non ha esitato a mettere in evidenza le sue riflessioni a riguardo. Valentina Picciau, consigliere di minoranza negli ultimi 5 anni, non è rimasta in silenzio e ha ribattuto alle affermazioni di Locci. Intanto, alcuni sostenitori dei due schieramenti e di quello che è rimasto fuori dai giochi, con candidato a sindaco Alberto Corda, hanno alzato i toni e contribuito ad alimentare la miccia della tensione palpabile in città. Picciau: “Trasparenza contro gli accordi nascosti: L’altro candidato ha scelto di fare accordi da tempo, per cercare di mantenere gli equilibri interni vacillanti. La sua civicità è solo una bandiera da mettere davanti agli occhi di chi si è dimenticato dell’accordo fatto per mantenere la maggioranza con la parte del PSd’Az, ora in disgrazia, con ingressi di terze parti durante la sua stessa consigliatura, ripetendo il vecchio schema di inciuci del 2019. Non dimentichiamo i ruoli di sottogoverno affidati attraverso la Lega ai suoi consiglieri scalpitanti. Questo tradisce la volontà dei suoi stessi elettori che pensano di far parte di una vera coalizione civica”. È ufficiale infatti che “i rappresentanti del Circolo PD Monserrato e delle liste che hanno sostenuto al primo turno Efisio Sanna hanno firmato l’apparentamento elettorale con la coalizione guidata da
Valentina Picciau” ha comunicato il Pd. “Ora il centrosinistra monserratino si presenterà compatto e coeso al secondo turno”.
Locci: “Questo apparentamento rappresenta un tradimento nei confronti degli elettori e una mancanza di rispetto per le loro scelte.
Dopo aver tradito nel 2018 il proprio partito e i cittadini che l’avevano sostenuta, commissariando il comune e barattando ciò con l’opposizione per la propria candidatura a sindaco nelle successive elezioni e perdendole di larga misura, la signora candidata bis prosegue in stile da traditrice anche stavolta, perpetuando l’inciucio col candidato sindaco Sanna e tradendo così in primis i cittadini, che l’hanno sostenuta come alternativa a tutte le altre coalizioni in lizza.
Ma, non paga di ciò, tradisce anche i suoi stessi candidati, che vedrebbero un numero di eletti in consiglio comunale notevolmente inferiore in favore delle due liste del PD e della civica Adesso Monserrato, entrate con l’inciucio in coalizione. Ma i giochi interni al campo largo, dove il PD anche a Monserrato fagocita i 5 Stelle, a noi non interessano ma fanno però emergere la modalità di governo della città che questo gruppo porterebbe avanti: guerre intestine e perseguimento di velleità personali che bloccherebbero lo sviluppo da noi impostato e farebbero ripiombare Monserrato nelle condizioni purtroppo già in passato vissute”.











