A Monserrato la polemica infinita sull’autovelox continua. Le rassicurazioni dell’Anas e del Comune sui cartelli non sono infatti servite a fermare Franco Magi, consigliere della Città Metropolitana: “Quanto affermato alla stampa dal Comandante della Polizia Locale di Monserrato dott. Massimiliano Zurru è destituito di ogni fondamento- spiega Magi- infatti, l’ANAS non ha mai sostenuto – come inopinatamente affermato dal dott. Zurru – che “la viabilità laterale al km 6.706 è un accesso privato non classificato come strada comunale e che la segnaletica di previsione è stata conformemente installata”, ma si è molto semplicemente limitata a rispondere astrattamente e genericamente ad un quesito del Comune di Monserrato nella quale il dott. Massimiliano Zurru domandava se servisse la ripetizione del segnale del limite di velocità in caso di intersezione con una viabilità laterale che soltanto Egli monocraticamente definiva “privata”.
L’ANAS, pertanto, non ha mai definito – né avrebbe potuto farlo – tale viabilità privata, ma si è limitata a prendere atto della dichiarazione “leggermente” di parte del dott. Zurru.
Infatti, sarebbe stato paradossale che l’ANAS avesse definito “privato” tale accesso, avendo perfino posizionato correttamente pochi metri prima dell’incrocio il cartello stradale che presegnala un’intersezione a “T” con una strada subordinata che si immette dalla destra ed avendo finanche installato la cartellonistica verticale anche sulla predetta viabilità laterale.
E’ appena il caso di rilevare che la Legge 990/69 all’articolo 2, comma 2, del suo regolamento d’esecuzione, stabilisce che “… sono equiparate alle strade di uso pubblico tutte le aree, di proprietà pubblica o privata, aperte alla circolazione del pubblico”.
L’auspicio è che il Comandante della Polizia Locale dott. Zurru eviti un inutile e sterile tentativo di difesa – che in alcuni casi rasenta la temerarietà per la assurdità delle affermazioni – ed annulli in autotutela tutte le sanzioni emesse illegittimamente.













