Monserrato – Piazza Fortunato Manca illuminata dal cuore delle figlie: luminarie nella targa e nel perimetro del ricordo dedicato al “toro di Monserrato”, posizionate da Carla e Francesca. Un omaggio al campione che, dentro e fuori dal ring, è ancora un esempio di valori e principi da seguire e tramandare.
Sono state posizionate in quella piazza in via Porto Botte, dedicata a Manca, dove è presente anche una targa. Un omaggio da parte della sua città, dal 2015 il suo nome è inciso sulla pietra, da sempre nel cuore delle sue figlie e di tutti coloro che ancora oggi lo ricordano con amore e affetto. Una istituzione da salvaguardare, pochi giorni fa l’anniversario della sua scomparsa e il suo compleanno, 90 sarebbero stati gli anni. Nella chiesa del Redentore Don Nicola ha ricordato Fortunato, parole semplici ma toccanti per descrivere chi ha conquistato la notorietà per le imprese sportive e il cuore di tutti per i successi nel sociale. Lo sport come strumento di rivincita e rinascita, lui portava in palestra chi faceva a pugni con la vita, giovani dall’esistenza già segnata da percorsi difficili: ma per il campione niente era impossibile. Via dalla strada e di corsa ad allenarsi, a riprendere in mano la consapevolezza di dover combattere per vincere. E così è stato.
“La piazza era buia, abbiamo voluto illuminare con qualche lucina” ha espresso la figlia. “Con dispiacere abbiamo, però, scoperto per puro caso che sono state smantellate dal comune. Ci hanno detto per posizionare quelle pubbliche, però ci è dispiaciuto, non lo nego”.
Ex campione d’Europa dei pesi welter, vincitore di ben 71 incontri, scomparso nel dicembre 2008 dopo una lunga carriera prima sul ring e poi fuori, in veste di maestro. Negli ultimi anni della sua vita il pugile sardo si dedicò all’insegnamento ai giovani che si avvicinavano al mondo della boxe, lasciando in loro un ricordo indelebile. Ancora oggi sono tantissimi i sardi, ma non solo, che lo ricordano. Manca vinse 71 incontri di cui 31 per knock-out, subì 8 sconfitte (nessuna per Ko) e 4 pari. Soo Duilio Loi riuscì a mandarlo al tappeto per pochi secondi in tutta la sua carriera.
Sono state posizionate in quella piazza in via Porto Botte, dedicata a Manca, dove è presente anche una targa. Un omaggio da parte della sua città, dal 2015 il suo nome è inciso sulla pietra, da sempre nel cuore delle sue figlie e di tutti coloro che ancora oggi lo ricordano con amore e affetto. Una istituzione da salvaguardare, pochi giorni fa l’anniversario della sua scomparsa e il suo compleanno, 90 sarebbero stati gli anni. Nella chiesa del Redentore Don Nicola ha ricordato Fortunato, parole semplici ma toccanti per descrivere chi ha conquistato la notorietà per le imprese sportive e il cuore di tutti per i successi nel sociale. Lo sport come strumento di rivincita e rinascita, lui portava in palestra chi faceva a pugni con la vita, giovani dall’esistenza già segnata da percorsi difficili: ma per il campione niente era impossibile. Via dalla strada e di corsa ad allenarsi, a riprendere in mano la consapevolezza di dover combattere per vincere. E così è stato.
“La piazza era buia, abbiamo voluto illuminare con qualche lucina” ha espresso la figlia. “Con dispiacere abbiamo, però, scoperto per puro caso che sono state smantellate dal comune. Ci hanno detto per posizionare quelle pubbliche, però ci è dispiaciuto, non lo nego”.
Ex campione d’Europa dei pesi welter, vincitore di ben 71 incontri, scomparso nel dicembre 2008 dopo una lunga carriera prima sul ring e poi fuori, in veste di maestro. Negli ultimi anni della sua vita il pugile sardo si dedicò all’insegnamento ai giovani che si avvicinavano al mondo della boxe, lasciando in loro un ricordo indelebile. Ancora oggi sono tantissimi i sardi, ma non solo, che lo ricordano. Manca vinse 71 incontri di cui 31 per knock-out, subì 8 sconfitte (nessuna per Ko) e 4 pari. Soo Duilio Loi riuscì a mandarlo al tappeto per pochi secondi in tutta la sua carriera.











