Rivolto agli adolescenti dai 12 ai 17 anni, presso l’ex asilo in Via Monte Arqueri, il giovedì, ma non solo, dalle ore 15.30 alle 17.30 i giovani cittadini potranno prendere parte a un progetto tutto dedicato a loro. La pandemia è solo un triste ricordo ma ciò che ha lasciato nell’animo ha azionato meccanismi di recupero per una ferita dell’animo da non sottovalutare: i più colpiti sono stati sicuramente i ragazzi che, pieni di vita e impazienti nel trascorrere le ore in casa, si sono trovati a non poter, da un giorno all’altro, andare più a scuola, uscire con gli amici, giocare all’aria aperta. Una forzatura non indifferente, hanno percepito la preoccupazione degli adulti e racchiuso dentro di loro frustrazioni non consone agli anni della spensieratezza e della crescita. Gli esperti avevano avvisato che gli effetti negativi si sarebbero protratti nel tempo e così è stato: depressione, rabbia, ribellione sono solo alcune delle sfumature di anni in cui tutto è stato proibito. A distanza di tempo se ne parla poco o niente: sembra passato tutto nel dimenticatoio ma così non è. Per questo motivo il comune di Monserrato, in particolare una sinergia di forze tra gli assessorati pubblica istruzione, politiche sociali e cultura, ha messo in campo diverse iniziative per invogliare i giovani, per renderli parte attiva della comunità anche grazie alle espressioni artistiche, strumento, a volte, molto più idoneo per estrapolare pensieri e stati d’animo di chi ha troppo da dire ma non riesce a farlo con le parole. Uno stimolo, insomma, finalizzato anche alla valorizzazione di una generazione spesso sopraffatta e “ignorata” dai grandi, scavalcati dai problemi e dal troppo lavoro e che non sempre hanno tempo e testa per approfondire i mille pensieri che frullano nelle giovani menti. Anche grazie, quindi, al progetto, a cura del Consorzio Network e delle Cooperative Sociali Alfa Beta e Laboratorio Sociale (Cooperative che gestiscono il servizio educativo territoriale), con il coordinamento della dottoressa Cinzia Corsini, gli under potranno esprimersi, rendere visibili le loro “tracce” con la promozione del linguaggio attraverso le emozioni dei suoi diversi canali.












