Monserrato – Quando anche solo una leggera forma di autismo si tramuta in un ostacolo non supportato adeguatamente dalle istituzioni. L’appello di Federico, 27 anni: “Si parla tanto di inclusione e di accettazione dei cosiddetti “Diversi”, ma nella realtà non c’è nulla di concreto e alla prova dei fatti le persone al momento opportuno non mostrano nessuna empatia e considerazione per quelli come me, che vengono abbandonati a se stessi”.
Si è raccontato prima attraverso un post sul gruppo “La Voce di Monserrato” e poi a Casteddu Online: una mente interessante quella del giovane che con poche ma esaustive parole è riuscito a esporre una tematica importante, lanciare un appello e donare più di un insegnamento a tutti. “Salve a tutti. Mi presento. Mi chiamo Federico Angioni. Ho 27 anni. Sono un ragazzo affetto da una leggera forma di autismo che mi complica molto le capacità di relazione sociale. Devo riconoscere che le istituzioni, compreso il comune di Monserrato, non fanno molto per aiutare i ragazzi nella mia situazione, sia dal punto di vista sociale che quello lavorativo. Io ho solo mia madre che si prende cura di me con grande difficoltà, ma sono alla disperata ricerca di ragazzi della mia età con cui intrattenere rapporti di amicizia e fare tutte quelle cose che fanno i ragazzi della mia età che fino ad oggi mi sono state sempre negate, perché nonostante io non abbia nessun tipo di ritardo mentale, non ho trovato finora nessuno che mi abbia dato una possibilità. Ultimamente sono sempre chiuso in casa a non fare nulla. Si parla tanto di inclusione e di accettazione dei cosiddetti “Diversi”, ma nella realtà non c’è nulla di concreto, e alla prova dei fatti le persone al momento opportuno non mostrano nessuna empatia e considerazione per quelli come me, che vengono abbandonati a se stessi. Ho scritto tutto questo per farmi conoscere sperando di avere la possibilità di socializzare”. Federico studiava beni culturali e spettacolo all’università di Cagliari “ma ho mollato a causa delle regole anti Covid”. Sono un ragazzo nerd a cui piacciono i videogiochi, i manga, i supereroi e soprattutto mi piace scrivere e disegnare”. E scrive e disegna davvero bene, Federico: “Da tre anni seguo un laboratorio artistico chiamato LaborArte, sto scrivendo un mio racconto originale con protagonista una supereroina inventata da me e disegnata da un artista chiamato Retro”. Lethal Bird è la supereroina autistica: “Io sto scrivendo questo racconto perché sono consapevole di essere autistico e ho voluto creare una supereroina che rappresentasse gli autistici nel mondo dei supereroi. Tuttavia il mio problema è che ho molto tempo libero e fuori da questo laboratorio artistico non ho amici con cui uscire. Purtroppo non ho trovato un gruppo di persone che mi abbia mai dato una possibilità”. Tanti gli attestati di stima verso il giovane che rappresentano anche come i social possano unire e generare la giusta attenzione verso tematiche importanti come questa esposta da Federico Angioni.











