Ancora disagi a Monserrato causati causati dai lunghi tempi di attesa prima di poter accedere all’ufficio postale di Monserrato. Un problema che si verifica da tempo, accentuato in seguito alle disposizioni necessarie per contrastare la diffusione del coronavirus. Si entra massimo 3 persone alla volta e si deve attendere il proprio turno in piazza Maria Vergine. “Più volte mi sono recata presso l’ufficio postale – spiega la consigliera comunale Caterina Argiolas – e sono stata in fila. Sottolineo la professionalità degli operatori che sono celeri nel loro lavoro. Spero che ora si possa trovare un’altra modalità per accedere in maniera più semplice. Il pagamento delle pensioni che avviene in più giorni ha agevolato la situazione; rimangono ovviamente ogni giorno le pratiche che non si possono eseguire se non allo sportello”.
“Un solo ufficio postale, per altro di piccole dimensioni e sito in una zona angusta, per ventimila abitanti è di suo sempre stato un problema. Detto questo – espone la consigliera Valentina Picciau – in questo caso specifico, penso che la soluzione debba essere trovata in maniera coordinata tra Comune e Azienda Poste Italiane garantendo alle fasce più deboli e a rischio, come gli anziani, un servizio con i dovuti confort e la sicurezza necessaria alla loro età e al rischio di contagio. Il Comune potrebbe mettere in sicurezza la zona postamat e inoltre concedere a uso gratuito il suolo davanti all’ufficio delle Poste Italiane previo che loro organizzino un eventuale gazebo che possa accogliere gli utenti in coda e, oltre al già esistente servizio di prenotazione via app, un taglia code fuori dall’ufficio e magari, per i più anziani con poca dimestichezza con la tecnologia, la prenotazione telefonica. Un’altra proposta che renderebbe maggiormente accessibile il servizio, diminuirebbe le code e permetterebbe una gestione in sicurezza e confort, potrebbe essere l’uso di una postazione mobile di Poste Italiane posizionata in una zona con maggiori spazi come per esempio i giardini in via Caracalla o in via Argentina.
Non vi è dubbio comunque che qualunque soluzione debba passare tramite un protocollo di intesa tra Comune e Poste Italiane per il benessere e preservare la salute dei nostri cittadini”.












