Realizzata più di un mese fa, è stata presentata ufficialmente l’opera che non solo ha modernizzato la facciata rovinata della scuola, bensì ha permesso ai ragazzi di vivere un’importante esperienza di socializzazione e arte tra colori, bombolette spray e tanta partecipazione.
“Un plauso a Suor Giovanna, attrice protagonista dell’iniziativa che ha saputo coinvolgere i ragazzi della scuola nel ricordo di Don Bosco e nella promozione di una street art rispettosa degli spazi pubblici”.
Un colore predominante, il celeste, e la raffigurazione di Don Bosco “che brilla di luce propria mentre squarcia le plumbee nuvole temporalesche dell’oblio”. “Redenzione” è il titolo che Manu Invisibile ha dato all’opera e “che racchiude il significato della speranza” spiega Suor Gabriella. “L’idea è nata per caso qualche mese fa: i ragazzi hanno proposto la realizzazione di un murale di Manu Invisible per decorare la parete rovinata del nostro Istituto. L’ho contattato e lui si è reso immediatamente disponibile”. I fondi a disposizione erano pochi “ma l’artista ha voluto nessun compenso: con emozione ci siamo organizzati, abbiamo chiesto il permesso al comune e il 18 ottobre sono iniziati i lavori”. Non solo, quindi, un semplice murale: per la realizzazione “Manu – prosegue suor Gabriella – ha coinvolto i giovani che, felicissimi, hanno preso in mano i colori e seguito attentamente i suggerimenti dell’artista. È nata così anche una grande amicizia tra tutti noi, una esperienza che ci ha enormemente arricchito”.












