Troppi mezzi pesanti da quando la metropolitana ha chiuso per lavori, i veicoli che trasportano decine di passeggeri sono aumentati, contribuendo, così, al deterioramento delle strade sulle quali transitano.
Una tematica sempre attuale quella del manto stradale deformato: tante le cause che hanno provocato o accentuato il fenomeno che, anche con le piogge, ha trasformato le vie principali in percorsi a ostacoli. Via Cesare Cabras è l’emblema della situazione, per la quale sono pronti 700 mila euro e un progetto da affidare per smantellare e ricostruire, da capo, alberi a bordo strada compresi. Via i pini, infatti, le loro radici costituiscono un pericolo per gli automobilisti, e al loro posto altre piante meno invasive faranno da cornice a una delle vie più trafficate della città, non solo da parte dei residenti bensì di tutto l’hinterland. Per questo motivo le interlocuzioni con la Città Metropolitana non sono mai cessate, come i solleciti e le richieste di un contributo. La sicurezza stradale è l’obiettivo, siglato anche dalle presidenti del governo e della regione, Meloni e Todde, con una stretta di mano e due firme per bloccare i fondi concessi alla Sardegna derivanti dal Pnrr.
effettuato un’ispezione e “entro 10 giorni inizieranno i lavori. Le cause del manto stradale indebolito sono da attribuire alle piogge e al blocco della metropolitana – spiegano il sindaco Tomaso Locci e l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Nonnoi – il traffico si è intensificato e molte strade sono di passaggio per tanti automobilisti”.
Negli ultimi anni sono ben 5 i milioni di euro investiti e 55 le strade interessate dai lavori, “nessuno ha mai investito tanto in 25 anni” esprime Locci, che in attesa della ditta Rodeco ha avviato un primo rattoppo con operai e mezzi reperiti dal comune non senza difficoltà, sia per reperire la mano d’opera che il bitume a freddo. “Noi ci occupiano delle esigenze dei cittadini, solo un pò di pazienza, però, i soldi sono sempre meno e per 25 anni le strade non sono rimaste pressoché senza manutenzione, alcune non avevano nemmeno il tappettino”.
“Chiederemo finanziamenti alla città metropolitana e ad Arst e Ctm, perché non ci dobbiamo accollare i costi per le strade che prima non avevano queste criticità”.
I prossimi interventi riguarderanno anche le filature dell’asfalto, per prevenire rischi e pericoli che, con l’andare avanti del tempo, potrebbero assumere dimensioni e caratteristiche maggiori se non affrontati nell’immediato.










