Una problematica comune pressoché in tutti i centri dell’Isola quella che riguarda la casa: affitti introvabili, oneri esorbitanti e mutui, molto spesso inaccessibili senza considerare la grave crisi che imperversa nel mondo del lavoro, dove contratti e stipendi adeguati sono diventati quasi un’utopia. Formare una famiglia, quindi, diventa sempre più difficile per le giovani coppie e, per chi ha un nucleo già ben consolidato, a volte sono i conti che non tornano per poter accedere al prestito per acquistare la casa. Per contrastare questo triste fenomeno, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Tomaso Locci, ha messo in atto un piano di housing sociale che sorgerà in via Limbara, al quale potranno accedere coppie sposate o conviventi da almeno tre anni con età non superiore a 45 e 30 anni e famiglie con un indice Isee entro i limiti previsti e inclusi nel progetto. Tutti d’accordo in consiglio per questa scelta tranne che sul punto che riguarda l’età, proposta e accolta dal consigliere di maggioranza Ignazio Tidu, ma troppo ristretta per la minoranza. Una scelta pensata e studiata, però, per venire incontro maggiormente a chi potrebbe fare ancora i conti con uno stipendio non particolarmente adeguato alle necessarie che la vita giornaliera impone.











