Monopattino senza luci sulla SS 130: “L’ho visto per miracolo, poteva finire in tragedia”.
Ancora un episodio che riaccende l’allarme sulla sicurezza stradale lungo la Statale 130, in particolare nel tratto tra i due semafori di Assemini. Un autotrasportatore, che percorre quotidianamente quell’arteria, ha segnalato un monopattino elettrico che viaggiava di notte completamente privo di illuminazione, rendendosi praticamente invisibile.
«Stavo uscendo dall’incrocio per immettermi sulla 130 – racconta – quando mi sono visto passare davanti un monopattino. L’ho visto solo per miracolo. Se fossi stato un attimo più avanti, lo avrei preso in pieno».
Il tratto della SS 130 è privo di illuminazione pubblica, essendo una strada statale: una condizione che rende ancora più indispensabile il rispetto delle norme di sicurezza da parte dei mezzi leggeri. In questo caso, secondo il racconto, il monopattino non aveva alcuna luce accesa, né anteriore né posteriore. L’unico elemento visibile era un giubbottino catarifrangente, percepibile però solo quando i fari dell’auto lo colpiscono direttamente. «A quel punto – spiega – spesso è già troppo tardi».
L’episodio non sarebbe isolato. È capitato anche in altre occasioni.
Il rischio non riguarda solo chi guida, ma soprattutto chi utilizza questi mezzi. «Basta un attimo – conclude – per rovinarsi la vita. Per la loro sicurezza e per quella di tutti, è fondamentale che i monopattini abbiano sempre i fari accesi e funzionanti».
La segnalazione nasce proprio con questo obiettivo: prevenire incidenti e richiamare l’attenzione sul rispetto delle regole. In strade buie e ad alta percorrenza come la SS 130, viaggiare senza illuminazione significa esporsi a un pericolo estremo, per sé e per gli altri.
Un appello, dunque, alla responsabilità individuale e ai controlli: la sicurezza stradale passa anche dai dettagli che, al buio, possono fare la differenza tra la vita e la tragedia.











