Chi ha frequentato la “nightlife” cagliaritana negli ultimi quindici anni non può non averlo conosciuto, dietro il bancone del Caffè degli Spirti in cima al Bastione di Cagliari, a Pitz’e Serra al Flower Park o in riva al mare alle Palmette: Marco Pinna, più che un semplice barista, era diventato un’istituzione, una di quelle persone che avevano deciso di svolgere il loro lavoro come una missione. Con un risultato doppio, nel suo caso: garantire professionalità e divertimento. L’ultimo suo segnale social risale ai primi di maggio: un video su Instagram con il Poetto in primo piano e qualche frase filosofica e dedicata alla rapidità della vita. Forse sapeva già di avere ancora poco tempo a disposizione, Marco: due mesi prima aveva scoperto di avere un tumore al pancreas e i tentativi di farsi operare erano andati tutti a vuoto: “Era un tumore inoperabile”, ricorda, singhiozzando, il fratello maggiore Cristian. Marco Pinna si è spento in un letto dell’Hospice di Quartu qualche ora fa.
Lascia la moglie, Fabiana, e due figli, di sei e 11 anni, il fratello Cristian, la mamma Anna e una moltitudine di amici. Proprio quelli che, uniti a semplici conoscenti, stanno inondando da ore i social network con foto e frasi in ricordo e omaggio del 36enne. Il funerale saraà celebrato al cimitero di San Michele.









