Dev’essere l’avvicinarsi del Natale, la statua di padre Abbo – molto venerato dalla fetta di residenti credenti, ma anche apprezzato da chi non è solito farsi il segno della croce o andare a messa -, semplice fortuna o una rinnovata educazione verso la “cosa pubblica”. Qualunque sia il motivo, il “miracolo” c’è tutto: a un mese esatto dal taglio del nastro, la nuova piazza San Michele è praticamente immacolata. Impossibile, anche sforzandosi, trovare una scritta nel muro davanti alla chiesa o ai lati delle bianche panchine. Che, nei fatti, sono ancora tutte di colore bianco. In tanti non avrebbero scommesso un centesimo bucato, trentuno giorni fa, sul fatto di una piazza non vandalizzata. Meglio sarebbe stato, a quanto pare, se avessero puntato un bel po’ di soldi.
Nelle aiuole il lavoro dei giardinieri comunali è costante, al ritmo di almeno un paio di volte alla settimana. Le fontanelle disseminate lungo tutta la piazza sembrano appena uscite dalla fabbrica. Nel complesso, la nuova piazza San Michele non è stata presa di mira dai vandali. La speranza collettiva è, ovviamente, che non arrivino gli incivili. E i venditori ambulanti irregolari, da decenni padroni indiscussi della piazza, continuano a guardarla dall’altro lato della strada. Cercando di realizzare qualche buon affare, anche nella nuova “casa” del marciapiede. In attesa di una possibile nuova sistemazione da parte del Comune. Ma, su questo punto, tutto tace.









