L’opposizione “Quartucciu nel cuore” e il gruppo “Misto” sul piede di guerra contro Pisu e la sua maggioranza: “È inaccettabile che le richieste della minoranza siano puntualmente disattese. Ormai a Quartucciu è certificato il problema di deficit democratico e di rappresentatività del popolo, causato da una maggioranza che senza timore di smentita possiamo affermare muoversi con presunzione e arroganza, svilendo nei fatti il più importante organo democratico cittadino: il Consiglio comunale.
Per l’ennesima volta infatti il Consiglio è stato convocato di mattina, in spregio alle nostre esigenze e nonostante durante l’ultima seduta consiliare sia stata reiterata, da un nostro componente, al sindaco e al presidente del Consiglio la richiesta di calendarizzare almeno occasionalmente le sedute al pomeriggio, al fine di conciliare l’attività politica con lavoro e vita privata. È stato poi proposto di far intervenire i funzionari da remoto, in quanto la presenza degli stessi la mattina in sede era stato motivo fondante la convocazione dei consigli comunali alle ore 9″.
Proposta evidentemente rispedita al mittente, insieme a quella, più volte reiterata, “di istituzione delle commissioni consiliari. Eppure in occasione del prossimo Consiglio avevamo reso la nostra disponibilità per qualsiasi giorno della settimana purché si tenesse dopo le 17 per ragioni lavorative, e non è plausibile che la maggioranza non abbia trovato la quadra. È invece attendibile l’ipotesi che la maggioranza voglia dare prova di forza, vantandosi dei suoi numeri in Aula. Ciò che più stupisce è l’incoerenza politica del sindaco e della sua giunta, che vantano la diffusione di alti principi di democrazia e salvaguardia delle minoranze, e chiedono collaborazione e propositività alle opposizioni. Il risultato della loro indifferenza sarà come sempre l’aula vuota e l’incremento della spesa pubblica. Non viene infatti neanche sfruttata l’occasione per proseguire i lavori nel pomeriggio quando i punti all’ordine del giorno sono tanti, preferendo convocare comunque una nuova seduta per il giorno successivo, con aumento dei gettoni di presenza per tutti i consiglieri”.
Un’accesa diatriba, insomma, che va avanti da tempo, e che chiede, in sostanza, che chi amministra possa trovare il modo di venire incontro ai consiglieri di minoranza stabilendo degli orari di adunanza anche di pomeriggio.










