“Sono pochi, spero riescano a individuare anche gli altri”.
È solo l’inizio della vicenda che dai social si sposta nelle sedi giudiziarie. Mesi fa era scoppiato il caso in merito a maschere sanguinanti e galline appese a testa in giù in occasione del carnevale. Tradizioni che per gli animalisti violano i diritti degli animali e, anche attraverso a Rizzi, hanno fatto sentire la loro voce. Tra gli oppositori, però, alcuni hanno alzato il tiro, minacciando, addirittura di morte, l’attivista impegnato per il benessere animale.
Leoni da tastiera che non hanno fatto i conti con la giustizia: “Criticare è giusto, sacrosanto, legittimo, si possono avere idee diverse” spiega Rizzi, ma in questo caso si è andati ben oltre: numerosi messaggi e post con minacce e riferimenti espliciti sono stati raccolti dagli avvocati dell’attivista e, ora, la svolta. Cellulari sequestrati e le indagini proseguono.











