L’odio esplode sui social, si trasforma in minacce di morte e prende di mira la premier Giorgia Meloni e sua figlia Ginevra di 6 anni. Motivo: il reddito di cittadinanza, che il governo ha già ridotto per chi può lavorare e abolirà a partire dal 2024. “Se togli il reddito ammazzo te e tua figlia”. “Ci vuole la morte di lei e sua figlia”. “Veramente attenta, finiscila co’ sta cosa di togliere il reddito di cittadinanza sennò ti ammazzo ma lo capisci?”. Sono alcuni dei messaggi, riportati dall’account Twitter di Fratelli d’Italia. Minacce di morte a lei e alla figlia che il partito, facendo quadrato attorno a Giorgia Meloni, stigmatizza reputandole frutto del clima d’odio fomentato in particolare dai 5 stelle e dal loro leader Giuseppe Conte, che ha costruito la sua campagna elettorale interamente ed esclusivamente sul reddito di cittadinanza. Memorabile lo scontro sull’argomento con Renzi, a cui dalla Sicilia aveva detto: “Venga qui a dire che è contro il reddito ma senza scorta”.
“Fomentare rabbia sociale per raccattare qualche voto è pericoloso. Spero che Giuseppe Conte ci pensi un minuto e condanni senza esitazione questi violenti”, ha twittato nella notte il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli, la cui voce spicca insieme a quella del sottosegretario all’Attuazione del programma di Governo Giovanbattista Fazzolari, convinto che le gravi minacce siano “prodotto del clima di odio fomentato dalla narrazione falsa di chi sul disagio sociale cerca di lucrare facili consensi”.
Il partito della premier respinge sdegnato le gravi minacce e invita tutte le forze politiche ad essere solidali e a fare altrettanto. “Avanti presidente, siamo al tuo fianco”, scrive il partito.












