Un’altra inaccettabile e prematura morte ha sconvolto la Sardegna. Michele Fuedda, operaio di Pula, aveva solo 39 anni. Questa mattina è precipitato da circa 6 metri in un cantiere sulla nuova 195. Inutile la corsa al Brotzu di Cagliari, troppo gravi i traumi riportati. Una morte che segna di dolore e di rabbia sulla quale sono intervenuti anche i sindacati.
“Un’altra vittima del lavoro, ancora una volta un lavoratore metalmeccanico dipendente di un’azienda in appalto, l’ennesimo incidente mortale che questa volta si è portato via la vita di Michele Fuedda mentre lavorava nel cantiere per la costruzione della nuova statale 195”: così le segreterie territoriali Fiom Cgil, Fsm Cisl e Uilm Uil di Cagliari richiamano ancora una volta le istituzioni a potenziare i controlli nei cantieri e nelle zone industriali.
“Le autorità competenti stabiliranno quanto accaduto e le relative responsabilità – scrivono in una nota unitaria – ma sollecitiamo sin da subito un impegno forte di tutti gli attori della salute e sicurezza del comparto al fine di bloccare tutte le attività a rischio sino alla loro messa in sicurezza”.
Nei prossimi giorni Fiom, Fsm e Uil valuteranno le iniziative da mettere in campo per tenere alta l’attenzione sul tema della salute e sicurezza, per far sì che tali tragedie non accadano più.











