“Mia figlia tremava come una foglia. Non la farò uscire più di casa da sola”. È sconvolta la mamma della bimba molestata due settimane fa a Is Mirrionis. La sua bambina di 13 anni è stata avvicinata, mentre andava a giocare dagli amichetti, da un maniaco che le ha rivolto apprezzamenti pesanti e le ha fatto proposte sessuali. La donna si è rivolta al centro anti violenza Luna e Sole e ora la piccola sarà seguita da uno psicologo.
“E’ successo tutto in pochi minuti”, racconta, “due domeniche fa mia figlia mi ha chiesto di uscire. Erano le 17 e stava andando verso la scuola che frequenta per raggiungere alcuni compagni. Una volta in via Nebida e via Fontana Raminosa, viene affiancata da un’auto guidata da un uomo che le chiede notizie sull’esistenza di gruppi di incontri in zona. Mia figlia non capiva e lui ha precisato: gruppi di incontri sessuali. Lei a quel punto si è allontanata, ma l’uomo ha insistito e dove averle rivolto apprezzamenti pesanti, ha concluso con una proposta sessuale. Così mia figlia ci ha chiamato in lacrime, noi l’abbiamo raggiunta immediatamente e ci siamo messi a cercare l’uomo. Ci siamo anche rivolti a una pattuglia della polizia. Ma non l’abbiamo rintracciato”. L’identikit fornito dalla bambina lo descrive come un 40enne, senza barba. L’uomo guidava un auto bianca a 5 porte e le telecamere di alcune attività commerciali della zona potrebbero averlo inquadrato. Poche comunque le somiglianze col maniaco che ha colpito negli ultimi anni nel Cep e a Mulinu Becciu e che due giorni fa aggredito una bambina di 10 anni (che agisce prevalentemente nelle ore buie, a piedi e col volto coperto).
“Dopo aver letto dell’aggressione alla bambina del Cep, abbiamo letto l’appello dell’avvocato Gianfranco Piscitelli (legale del comitato spontaneo di Mulinu Becciu che raduna le donne aggredite nel rione dal 2014 che aveva invitato le donne recentemente molestate a denunciare, ndr) e ci siamo rivolte al centro Luna e Sole e oggi abbiamo formalizzato una denuncia ai carabinieri”, aggiunge, “spero che lo facciano tutte le ragazze molestate. Io difficilmente farò uscire mia figlia da sola a quest’età. Non ci si può fidare, non viviamo di favole e purtroppo la tecnologia sta rovinando la gioventù. Servono molti più controlli e spero che anche molti genitori aprano gli occhi”.










