Un progetto da tre milioni e mezzo di euro, finanziato dal Pnrr e coordinato dall’Università di Cagliari, ridisegna il ruolo dello scalo di Cagliari Elmas come hub strategico per la mobilità sostenibile in Sardegna. L’iniziativa, sviluppata nell’ambito del programma e Ins Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia, coinvolge gli atenei di Cagliari e Sassari insieme ai principali attori economici e istituzionali dell’isola.
Obiettivo del progetto è creare un sistema integrato di trasporti che unisca ricerca, innovazione e servizi ai cittadini, con particolare attenzione ai territori limitrofi agli aeroporti. Il responsabile scientifico Gianfranco Fancello sottolinea che l’idea guida è trasformare gli scali sardi in nodi di gestione della mobilità, capaci di collegare il traffico aereo con rete urbana, ferrovia, autobus e servizi alternativi. In questa visione, Cagliari Elmas diventa potenziale parcheggio di interscambio per ridurre l’ingresso delle auto nel capoluogo, mentre proseguono i lavori per le connessioni ferroviarie di Olbia e Alghero.
Tra gli interventi già realizzati figura il Parco lineare Santa Caterina, che collega lo scalo alla vicina cittadina tramite percorsi ciclopedonali. È in corso anche un’indagine nei comuni di Decimomannu e Assemini per definire soluzioni di mobilità nel corridoio multimodale che integra treni e traffico su gomma. Il progetto comprende totem informativi per i parcheggi, dispositivi multilingue per i turisti e una app che indica la disponibilità dei posteggi, integra i servizi di noleggio con conducente e include il linguaggio dei segni. Un tassello centrale è il sistema Gis, una piattaforma di supporto decisionale che per la prima volta aggrega dati su traffico aereo, ferroviario, autobus e mobilità privata e sarà messo a disposizione di comuni, città metropolitana e autorità coinvolte nella pianificazione dei trasporti.
La chiusura dei lavori è prevista nei primi mesi del prossimo anno.










