Gli albergatori sono costretti a rinunciare alle prenotazioni e ad affittare solo il 70% delle camere che hanno a disposizione perché non trovano personale. Tutta colpa del reddito di cittadinanza, voluto dai 5 Stelle e rilanciato dal governo: prima che la misura puramente assistenzialistica entrasse in vigore, i 1.300 euro netti offerti agli stagionali facevano gola a molti. Lo dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, facendosi portavoce di una situazione denunciata da tutte le regioni, Sardegna prima di tutto, dove per la stagione estiva la richiesta di personale è enorme. Un grottesco paradosso “in un Paese in cui si registra un tasso di disoccupazione del 10%” ma dove non si trovano “persone disposte a lavorare”. “Non sono in difficoltà solo gli alberghi ma anche ristoranti e negozi. Si fa difficoltà a reperire camerieri, facchini, receptionist. Nel complesso sono circa 300mila i posti scoperti, di cui 90mila negli hotel. Non è solo colpa del reddito di cittadinanza, ma è chiaro che il sussidio dei Cinquestelle è un disincentivo al lavoro”.
Un ruolo importante in questa situazione l’ha giocato anche la pandemia: “In questi due anni di crisi molti lavoratori del nostro settore si sono reinventati. In tanti hanno approfittato dei concorsi per entrare nel settore pubblico, dove avevano la sicurezza dello stipendio. Magari hanno anche accettato di guadagnare qualcosina in meno pur di avere più garanzie”.










