La maxistangata sulle vacanze degli italiani, con i prezzi che letteralmente volano anche in Sardegna, mettono a dura prova i bilanci familiari. Un male necessario, a quanto pare, per potersi concedere qualche giorno di pausa dopo un anno di lavoro e stress da città, pagato però a carissimo prezzo.
Dunque l’inflazione rallenta all’1,1% ad agosto rispetto all’1,3% di luglio ma si conferma la stangata sulle vacanze degli italiani con i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione che segnano un +4,4% annuo, quattro volte superiore alla media complessiva. Lo sottolinea il Codacons. Un tasso di crescita dei prezzi al dettaglio dell’1,1% , sottolinea l’associazione dei consumatori, “equivale ad un aggravio di spesa pari a 346,5 euro annui per la famiglia “tipo” e di 451 euro per un nucleo con due figli. Ma i dati Istat certificano come il comparto che registra la più forte crescita su base annua sia proprio quello dei servizi ricettivi e di ristorazione che segnano in media un +4,4% rispetto ad agosto 2023, a dimostrazione dei rincari che si sono abbattuti sul comparto turistico nel mese di agosto.
Se si analizzano le singole voci di spesa, emerge che i pacchetti vacanza hanno registrato un rincaro record del 37,4% su base annua, i listini di villaggi vacanza e campeggi crescono del 12,9%, gli alberghi rincarano del 4,2%, gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc) del 7,2%, i treni del 6,1%,, pullman e bus del 2,2%. In controtendenza – segnala il Codacons – l’andamento di biglietti aerei, con le tariffe dei voli nazionali che scendono del 5,2% su base annua mentre i voli internazionali diminuiscono del 9,6% rispetto ad agosto del 2023″.












