Non sono poche, tre idee in un giorno. Una nuova area per i camper a Cagliari in via San Paolo, con 300 posti auto per i cagliaritani. Una nuova rotatoria tra via Peretti e via Pier della Francesca, per snellire finalmente la circolazione all’uscita della città con la statale 554. E finalmente il 60 per cento di strisce bianche a San Benedetto destinate ai residenti, annunciate in serata al quartiere. La giunta Zedda eccelle nel settore del traffico perché i tecnici sono migliori dei politici, soprattutto quando si dimostrano competenti non con curriculum ma con i fatti: le tre idee del giorno sono tutte firmate da Mauro Coni, l’assessore che ha tenuto a galla il centrosinistra a Cagliari anche quando le critiche si sono fatte incalzanti. Certo le tre idee uscite fuori ieri non sono state tutte prodotte ieri, ma sono il frutto di un lavoro di mesi. Ma provate a pensare com’è diventata Villanova adesso: chi la fotografa la paragona alle più belle capitali europee, eppure un anno fa sui giornali c’era chi gridava allo scandalo giurando che la pedonalizzazione avrebbe ucciso il centro storico. Provate a cronometrare il tempo che passate ad attraversare la nuova rotatoria di Is Mirrionis, ripensando alle code che procurava quell’odiato semaforo. Provate a riflettere su quante siano seimila auto in meno che circolano in città al giorno: secondo Euromobility le vetture in circolazione in centro a Cagliari sono passate da 15 mila a 9mila, e non è solo colpa della crisi. Significa che i trasporti pubblici, grazie agli ottimi mezzi e alla puntualità dei bus Ctm, in tre anni sono migliorati tantissimo.
A cambiare è proprio la percezione dei trasporti: prima tra la gente si sentiva sempre dire che “non avremo mai pullman efficienti e puntuali a Cagliari”, ora è vero il contrario e sono sparite le lamentele. Significa che sta cambiando la cultura, anche in una città che non vuole rinunciare alla doppia fila. Si cominciano a rispettare i ciclisti, anche per merito delle piste: prima girare in bici in centro era un mezzo suicidio. Si comincia ad andare a piedi, anche perché quei parcheggi multipiano dell’era Floris che costano più di un euro all’ora ai cagliaritani non sono mai piaciuti. I commercianti sono i rpimi a chiedere che le loro strade vengano chiuse al traffico, dal Corso alla Marina. Si comincia a capire come funzionano le rotonde, e ad apprezzarne i benefici. Mobilità sostenibile non è più uno slogan utopistico ma il risultato che si sta faticosamente raggiungendo: nel traffico la giunta Zedda ha perfettamente realizzato quella voglia di cambiamento espressa da migliaia di elettori nel 2011. Mauro Coni style, si diceva qualche settimana fa. La politica non gridata, quella fuori dalle polemiche, quella dei numeri e non delle promesse.












