Ha il terrore ancora stampato negli occhi ma cerca di dissimulare tutto facendo qualche battuta con la sua collega. Per Maura Cotza, barista-cameriera 39enne, la paura per quello che le è successo c’è ancora tutta. Un gruppo di ubriachi ha preso una delle sedie dei tavolini posizionati in piazza del Carmine a Cagliari, portandolo vicino a delle panchine. Lei, in quel momento, era in servizio: “Sono andata a riprendermela, per tutta risposta ho ricevuto insulti e minacce. Mi hanno detto che la piazza è loro e che non ce la saremmo mai più ripresa. A quel punto me ne sono andata con la sedia e hanno iniziato ad inseguirmi”. La donna ha allungato il passo sempre di più, “sono stata salvata dai commercianti del mercatino di Natale, mi hanno difesa e quel gruppo di debosciati ha continuato ad insultare tutti. Ho chiamato il 112”, e sul posto sono intervenuti sia i carabinieri sia i poliziotti. “Ho fatto una denuncia, su suggerimento di un ispettore di polizia. Mi ha incoraggiata, dicendomi che bisogna fare qualcosa”.
“Lavoro qui da dieci anni” e il gruppo di balordi con i quali si è trovata ad avere a che fare la barista è composto “da italiani. Sono qui ogni giorno, e ogni giorno devo sperare che vadano ad acquistare roba da bere altrove, perchè vengono al bar e si comportano male e allora devo sempre dirgli che non gli posso vendere nulla”, spiega. Adesso ci sono le casette di Natale e piazza del Carmine è animata. Ma da gennaio? “Qui servono eventi e rassegne continue, siamo lasciati soli da tutti. Pensano solo alle zone centrali di Cagliari e noi siamo sempre i figli della serva. Oggi sono stata aiutata dai negozianti delle casette, ma se invece fossi stata tutta sola? Avrei dovuto chiamare il 112 perchè mi era stata rubata una sedia? Sarebbero intervenuti? Qui un giorno c’è il presidio, poi il giorno successivo, magari perchè ci sono poche auto” delle Forze dell’ordine “disponibili, non c’è più”.