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INSUFFICIENTE AUTOCONSAPEVOLEZZA E DISAGIO GIOVANILE nella città metropolitana di Cagliari: la Carta di Piazza Yenne
Di Luca Pisano, Osservatorio Cybercrime
Si tratta di due aspetti della mente strettamente correlati.
Se non si sviluppa la capacità di pensare criticamente i propri pensieri (autoconsapevolezza) e quindi di vigilare sui contenuti, frequentemente illogici e problematici, prodotti dalla coscienza, non si riuscirà neanche ad accorgersi della presenza di altre coscienze. Quelle dei giovani, ad esempio, spesso in sofferenza nella città metropolitana di Cagliari.
Droghe (soprattutto marijuana e hashish), alcool, risse, “centramenti” e misoginia sono gli epifenomeni di questo disagio, i sintomi talvolta normalizzati o minimizzati, – soprattutto dagli adulti che non hanno figli adolescenti -, con giudizi privi di fondamento empirico, “non bisogna preoccuparsi perché queste problematiche sono sempre esistite”.
Di fronte a questo cedimento della coscienza che non riesce a divenire consapevole di se stessa perché succube della propria miopia, è necessario intervenire. Adulti che non si rendono conto del grave disagio giovanile perché privi o deficitari della necessaria autoconsapevolezza non possono che formare giovani incapaci di pensare criticamente i propri pensieri e inabili a modificare i disfunzionali comportamenti.
Per questo motivo ho pensato la “Carta di Piazza Yenne”. Un progetto che, avendo come matrice culturale la filosofia di Hegel e la psicoanalisi moderna, mira a sviluppare l’autoconsapevolezza degli adulti e dei minorenni sulle brutture che produce la coscienza quando si convince che basta pensare per essere (cogito ergo sum). Perché in questi casi si perde inevitabilmente la funzione più importante che ha ogni essere umano: la capacità di riflettere criticamente sui propri pensieri. E quando questo accade, la coscienza può produrre disastri come le guerre e l’Olocausto ma anche gravi problematiche sociali come la normalizzazione della devianza. Per molti giovani della città metropolitana di Cagliari è infatti normale assumere droghe e alcool, picchiarsi e manifestare contenuti misogini per fare parte della comunity. E fanno tutto questo consapevolmente perché privi della necessaria autoconsapevolezza.
Ringrazio allora la rete di genitori e studenti digitali che hanno sostenuto in tutti questi anni il lavoro dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna, l’ATS ASSL di NUORO, il CGM Sardegna – Ministero della Giustizia, la Fondazione Sardegna, il Centro Italiano Femminile, il LIONS CLUB e i numerosi comuni della Sardegna che hanno contribuito, in tempi e modi differenti, alla realizzazione del nostro network.
Ci vedremo allora il 16 dicembre per presentare la “Carta di Piazza Yenne” con il Sindaco Paolo Truzzu, l’Assessora alle Politiche Sociali e alla famiglia Viviana Lantini, il Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza Donatella Olla e il Presidente della VI Circoscrizione del Distretto 108L Lions Club, Guido Alberti.
Per partecipare, considerato il numero limitato di posti, è necessario inviare un’email a [email protected] e attendere conferma.