Lui si chiama Mattia Frau, ha 21 anni, studente cagliaritano “in cerca di un lavoro”. Non si sarebbe mai aspettato di finire in prima pagina sui giornali: multato per un birra, bevuta nel centro storico di Cagliari. “Cinquanta euro di multa, più altri 19 di fatturazione”, ormai ci scherza su. La birra era una Sol De Maya, “pagata 89 centesimi al discount Ld, che avevo portato praticamente da casa”.
La stava sorseggiando con gli amici, quando ha ricevuto la visita della Polizia Municipale. Ed è scattato il verbale: sorpreso a detenere una bevenda alcolica in vetro. Multa legittima, in base alla nuova ordinanza voluta dal sindaco Zedda che vieta la diffusione di alcolici dopo le 22 alla Marina. Mattia Frau, però, quei soldi dovrà chiederli ai genitori: “È successo nelle scalette della Piazza San Sepolcro- racconta Mattia- sono contrario all’ordinanza, ovviamente come ho già scritto, perché invece che pensare a quali veramente sono i problemi della città pensano a fermare me che bevo una birra in compagnia”. Mattia rischia involontariamente di aprire un dibattito accesissimo tra i ragazzi cagliaritani: “Non ci vuole molto a notare che la vita notturna sta sparendo sempre di più in questa città- sostiene il giovane multato- sicuramente Zedda avrà avuto le sue buone motivazioni per emettere un’ordinanza del genere, ma ,giovane o meno, penso debba iniziare a pensare a TUTTI giovani o piu anziani che siano. Intendo dire che in quanto sindaco giovane, dovrebbe capire benissimo quali liberta devono avere anche i giovani”. Ma cosa manca davvero per i ragazzi a Cagliari? “Oltre maggiore libertà durante il periodo estivo? Dare la possibilità ai giovani di informarsi prima su eventuali normative, dare l’occasione di avere più punti di ritrovo o comunque avere la possibilità di scegliere dove poter andare, se proprio non ci vogliono seduti su una panchina”.











