Nessun Dorma attacca il sindaco: “Massimo Zedda e il Parco della Musica: una montagna di omissioni, bugie e azioni di boicottaggio che hanno determinato la perdita dei fondi europei destinati al suo completamento. Ed ora arriva, in piena campagna elettorale, la ciambella di salvataggio della giunta regionale amica, attraverso uno stanziamento di quattro milioni e mezzo di euro proveniente dal Piano di Azione e Coesione”.
Un soccorso che secondo il capolista di Nessun Dorma, Alessandro Sorgia, «non cancella le gravi responsabilità di Zedda per il mancato completamento dell’opera e il conseguente danno patrimoniale, anzi ne aggrava la posizione, perché attesta in modo inequivocabile che la certificazione inviata alla Commissione europea, con la quale si comunicava la conclusione dei lavori, è del tutto falsa».
In pratica, con i quattro milioni e mezzo messi a disposizione per completare una parte del Parco della Musica (i laboratori e il teatro ridotto), la Regione sbugiarda se stessa e il Comune di Cagliari. In un documento inviato al commissario europeo per la Politica regionale, Corina Cretu, Regione e Comune avevano infatti assicurato che gli interventi erano stati completati ed erano operativi. Ora invece vengono stanziati altri soldi attraverso una rimodulazione del Piano di Azione e Coesione per terminare lavori che erano stati dichiarati completati. Una vera e propria ammissione di colpa che rischia di suonare come un autogoal per Zedda e la coalizione di centrosinistra a ridosso del voto.
«All’inizio del 2013 è stato scientificamente fatto saltare l’accordo di programma che avrebbe dovuto completare e riqualificare il Parco», denuncia Sorgia. Un tavolo tecnico formato dagli uffici del Centro Regionale di Programmazione, della Direzione Generale dei Beni Culturali, del Comune di Cagliari e del Teatro Lirico aveva ridefinito e ampliato il progetto della Smart Business Factory, che prevedeva, tra i punti salienti, la riqualificazione architettonica e il completamento del Parco della Musica.
«L’inaugurazione dei laboratori, del teatro ridotto e l’utilizzo della Piazza Nazzari per gli spettacoli costituivano, secondo la delibera della giunta regionale n. 48/43 dell’11 dicembre 2012, la condizione indispensabile affinché il Teatro Lirico potesse svolgere con profitto il ruolo di prestatore di servizi e strutture per i teatri e le compagnie isolane – ricorda Sorgia – diventando un punto di riferimento per l’intera produzione artistica regionale, con ricadute positive nell’ambito del turismo culturale».
Il Lirico, inoltre, avrebbe dovuto, secondo le intenzioni che hanno dato vita al successivo accordo di programma, «sviluppare le proprie potenzialità nel campo dell’alta formazione attraverso tirocini e stage per professioni artistiche e artigianali». Secondo Sorgia «tutto questo è stato disatteso. Ci si è limitati solo alla produzione dei Shardana di Porrino, della Jura di Gabriel e di un concorso di composizione intitolato a Sergio Atzeni. Il resto del programma è stato dimenticato, determinando un danno patrimoniale e materiale enorme, perché oltre alla perdita, scientificamente voluta, dei fondi POR 2007-2013, è stata ostacolata l’attività e la funzione del Teatro Lirico».
Ad aggravare la situazione si aggiungono l’abbandono e l’incuria a cui è stato condannato il Parco della Musica, di fatto consegnato alle scorribande dei vandali: «Gli atti vandalici hanno colpito diffusamente la struttura, dai parcheggi all’impianto fotovoltaico, mai messo in funzione. Sono stati rubati tubazioni e cavi elettrici, l’acqua dei laghetti è imputridita da sei anni ed è un focolaio di zanzare, le vasche sono spesso vuote. Insomma, manca una gestione attenta e responsabile». Solo grazie alle ripetute segnalazioni dei cittadini vengono effettuate pulizie sommarie per rimuovere la sporcizia.
«Zedda – conclude Sorgia – ha tradito gli impegni presi con l’Unione europea che ha erogato quasi 17 milioni di euro per il Parco della Musica, riqualificando uno sterrato dove lui avrebbe voluto realizzare un capannone. Questo è il contributo di Zedda alla città e alla cultura».













