di Pierluigi Mannino, consigliere comunale
L’anno volge al termine, un altro fa capolino e sarà un anno di scadenze elettorali. Si parte a gennaio con le elezioni suppletive per la Camera dei deputati, si replica a febbraio con le elezioni regionali poi, dopo qualche mese di tregua,si tornerà alle urne per rinnovare il Parlamento europeo. Insomma, una partenza scoppiettante e per decidere al meglio è doveroso verificare il mantenimento degli impegni presi da parte delle forze politiche. Era il 2011 e il candidato sindaco del centrosinistra scriveva nel programma: “Piccolo commercio e piccola impresa fanno grande la città
L’anima commerciale di Cagliari sembra offuscata. Tutto é concentrato in alcune vie del centro, e intorno praticamente niente. Castello, per esempio: costeggiato dalle vie Manno e Garibaldi, al suo interno non ha un negozio o una bottega utile per gli abitanti. Non esiste edicola, tabacchino, ufficio postale o sportello bancario.
Per questo è necessario rivitalizzare le piccole botteghe, dall’artigianato ai generi alimentari, negozi, mercati comunali e mercatini rionali: con il Comune capofila di un progetto che interessi tutti i quartieri e valorizzi le vie del commercio diffuso. In tutta Cagliari tutti devono avere la possibilità di fare impresa. Grazie ad agevolazioni, a un’amministrazione trasparente anche nella burocrazia, a bandi pubblici.”
Questo è quanto promettevano 7 anni fa, la situazione attuale non ha bisogno di sottotitoli. Il commercio è allo stremo, anche grazie ad interventi di tipo urbanistico posti in essere senza criterio, l’anima commerciale di Cagliari è stata minata nel profondo, Castello è ancora più isolato e penalizzato, aumentano gli spazi commerciali in mano alla gdo e le vie del commercio diffuso diventano sempre più buie a causa di continue chiusure. Su agevolazioni e il resto sorvoliamo… ma solo temporaneamente.











