Martina Dessalvi ha 18 anni, vive a Capoterra e frequenta il liceo Artistico di Cagliari. Futuro da scultrice, ma lontano dall’Isola. Non c’è un’Accademia delle Belle arti, lo stesso liceo è “azzoppato” da scelte politiche e riuscire a vivere della propria passione è una chimera: “Sono gli stessi cittadini a non vedere l’importanza dell’arte, solo gli altri artisti che hanno subìto ingiustizie sono solidali con noi. Per il mondo siamo invisibili, quando invece dovremmo rappresentare un importantissimo patrimonio storico e culturale”, dice la giovane studentessa.
“È stato terribile vedere le teste delle statue dei Giardini pubblici spaccate, sono questi gli atteggiamenti che mostrano una totale mancanza di rispetto verso ciò che dovrebbe rispecchiare la nostra cultura e tradizione”. Tra poco più di un anno Martina sarà lontana dalla sua Sardegna: “Bene che vada andrò a continuare a studiare a Carrara, dovrò prima lavorare per mettere da parte i soldi sufficienti per, magari, anche andare all’estero. Sarei anche rimasta per valorizzare la mia terra, ma nei fatti mi viene impedito”.










