Dramma in uno studio medico privato di Roma. Una donna ecuadoriana di 47 anni, Alcivar Chenche Ana Sergia, si è sentita male durante un intervento estetico di liposuzione. Inutile la corsa disperata al Policlinico Umberto I, dove è arrivata nella serata di domenica alle 20:32 in arresto cardiocircolatorio e già intubata.
In base a quanto si apprende il titolare della struttura, un appartamento in zona Torrevecchia alla periferia nord-ovest di Roma, era gestito da Jose Lizarraga Picciotti, un medico cittadino peruviano di 65 anni. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dove, oltre al medico 65enne, sono indagati l’anestesista e una infermiera per omicidio colposo. Da quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, Picciotti ha precedenti per lesioni riguardo ad interventi avvenuti nel 2006 e nel 2018, fatti denunciati da alcune pazienti.
Inoltre, risulta che lo studio non avesse l’autorizzazione da 13 anni. L’ultima, infatti, risale al 2007 e avrebbe dovuto essere rinnovata 5 anni dopo. “Offriamo il miglior prezzo del mercato italiano senza abbassare la qualità/sicurezza in ciascun intervento”, lo slogan proposto dal medico 65enne e che, molto probabilmente, ha invogliato anche la vittima ad affidarsi alle cure del suo studio. Nonostante il suo business risultasse decisamente redditizio (almeno dal lusso mostrato sui social), Pucciotti aveva intenzione di primeggiare anche nella ristorazione, definendosi come “il maestro del miglior pollo alla brace del Perù a Roma”.













