“Vorrei portare a conoscenza una grave situazione sta vivendo mio fratello e la mia famiglia. Rossano ha 50 anni, ha una malattia autoimmune che colpisce il sangue. È seguito da oltre 20 anni nel reparto di Ematologia del Businco di Cagliari. Rossano vive a Teulada,dl dove tutte le settimane deve monitorare i suoi valori e comunicarli in ospedale. Il 13 settembre è stato portato al pronto soccorso del Brotzu perché aveva le urine completamente scure di sangue. Da lí è stato mandato in ambulanza per una consulenza ematologica al Businco, la dottoressa che lo ha visitato ha notato che aveva già l’emoglobina in calo rispetto ai precedenti controlli e l’ha rimandato a casa con 25 millilitri di cortisone. Considerando che Rossano è uno che ha fatto sport, è alto 1,84, a malapena riusciva a trascinarsi e dover riaffrontare il viaggio di ritorno a Teulada di circa 65 chilometri. L’indomani si è svegliato giallo e verde e non si reggeva in piedi. Il 118 di Teulada può solo trasportare i pazienti al Sirai di Carbonia, dove i medici si son trovati a gestire una situazione grave. Intanto, i medici dell’ ospedale Businco non hanno risposto alla email che mio fratello ha mandato, e ha cercato un contatto durante il trasporto in ambulanza. Insomma, mollato. Sono riuscita a parlare con un medico di guardia la sera tardi, mi ha detto che non avevano posti letto e che comunque mio fratello si trovava in un ospedale. Per due giorni e due notti, stiamo parlando del 14 e 15 settembre, è stato al pronto soccorso del Sirai. Le trasfusioni non hanno dato esito, mancavano le immunoglobuline, l’emoglobina era sempre più bassa e lui sempre più giallo, rischiando la vita.Solo grazie ai medici di Carbonia che si son batutti, scontrandosi con tanti no, mio fratello il 16 settembre è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale San Francesco di Nuoro, con 4 di emoglobina, lontano dalla famiglia, a 250 chilometri”. Un posto “non semplice da raggiungere per poterlo sostenere. Possibile che non si sia trovata anche una poltrona per poter fare una terapia qui a Cagliari, visto che la sua è una patologia cronica grave? Ma quanto è costato il trasporto in elicottero? Questa è la nostra amara e triste realtà, siamo persone comuni, siamo la massa, non ci sentiamo tutelati, e non lo siamo. Solo chi vive sulla propria pelle può capire”.











