Va avanti la guerra tra i comitati dei residenti dei rioni storici di Cagliari e il Comune. Le ultime feroci polemiche arrivano dopo la passeggiata nel centro storico organizzata dalla commissione delle Attività produttive. Il suo presidente, Pierluigi Mannino, aveva dichiarato che “rispetto a quanto riportato dai giorni scorsi dai quotidiani, devo dire che abbiamo trovato, nel complesso, una situazione più tranquilla”. Parole che fanno infuriare, in primis, il comitato “Rumore No Grazie” e l’associazione di “Apriamo le finestre alla Marina”. Salvatore Pusceddu, nuovo presidente dello storico comitato di residenti della Marina, subentrato a Enrico Marras, ci va giù duro e firma una lettera a nome “dei residenti dei quartieri storici della città”, che “respingono fermamente le dichiarazioni del presidente della commissione Attività Produttive Pierluigi Mannino, rilasciate dopo una passeggiata notturna nei quartieri del centro storico assediati dalla movida. Sembrerebbe che il degrado, sotto gli occhi di tutti e denunciato ripetutamente, ma anche doviziosamente illustrato, negli anni, da tutte le fonti di informazione, dalle denunce dei residenti, dagli interventi di sindaci, prefetti, forze dell’ordine, sia risolto e consista, ormai, in fenomeni residuali di poco conto”. Le parole di Mannino vengono bollate come “irragionevoli e ingannevoli e che avvalorano il sospetto della sostanziale distanza del presidente della commissione dalla realtà oggettiva, dalla conoscenza dei fatti ma soprattutto, purtroppo, anche delle norme che disciplinano la materia. Probabilmente, la commissione, nel suo tour annunciato, non ha ritenuto di porsi alcune propedeutiche domande eludendo, pertanto, la necessità di fornirsi le relative risposte che forse sarebbero state alquanto scomode rispetto all’esigenza di rappresentare una situazione ‘ad usum delphini’. Ma vorremmo rimediare noi, lasciando al presidente ed ai componenti della sua commissione lo svolgimento del compito al quale, qualora ritenesse opportuno e volesse, potremmo concorrere. L’inquinamento acustico è nocivo per la salute umana? Il presidente dovrebbe aggiornare le proprie conoscenze sul tema consultando le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, molto stringenti in materia. La selva di tavoli, sedie e ombrelloni è stata pianificata e autorizzata dal Comune nel rispetto delle leggi sanitarie in materia di inquinamento acustico? Basterebbe rifarsi a quanto determinato dal piano acustico comunale e dall’annunciato piano di risanamento acustico, entrambi atti di cui il presidente Mannino dovrebbe essere a conoscenza, per rendersi conto della realtà oggettiva. Il sindaco e la sua compagine amministrativa hanno una qualche responsabilità in materia? Basterebbe leggere alcune recenti sentenze giurisprudenziali. Queste sono solo alcune iniziali domande alle quali la commissione attività produttive dovrebbe dedicare maggiore attenzione, per il bene di tutti i cittadini e della città, rifuggendo da inammissibili descrizioni della realtà dei fatti. I comitati di quartiere rimangono sempre disponibili ad un costruttivo incontro, nella speranza che i tempi non siano, però, quelli del Sindaco in carica che, quantunque ripetutamente sollecitato, declina ogni franco confronto. Ma un altro anno potremmo anche attendere”.
Critica anche Sandra Orrù di “Apriamo le finestre alla Marina”: “Dopo anni che facciamo presente i disagi dovuti alle autorizzazioni che loro concedono per l’occupazione del suolo pubblico, per pedonalizzare in periodo estivo strade da destinare solo ad essere occupate da tavolini, la commissione comunale Attività produttive fa un blitz nelle zona della movida. Pierluigi Mannino afferma che ‘rispetto a quanto riportato nei giorni scorsi dai quotidiani devo dire che abbiamo trovato, nel complesso, una situazione più tranquilla’. Ma questo non sarà anche grazie ai controlli che negli ultimi tempi hanno sanzionato e addirittura chiuso diverse attività? Come si può affermare con leggerezza che si, c’è ‘qualche tavolino in più un po’ ovunque’. Non ci devono essere! Ricordiamo alla commissione che la nostra associazione è iscritta all’albo del Comune e la prossima volta dovrebbe coinvolgerci in modo tale da poter verificare il metro di misura che permette di fare certe affermazioni. A giudicare dalle segnalazioni che vengono fatte giornalmente ci sembra che abbiate visto solo una parte di quello che c’era da vedere”.











