Lutto nella politica sarda, è morto l’ex dirigente e consigliere regionale socialista Peppino Balia

Addio a una delle figure storiche del partito nell’Isola. Nato a Mamoiada 79 anni fa, è stato assessore regionale all’Urbanistica negli anni Novanta e ha guidato per tanti anni il partito, sino alle regionali del 2009. Sui social il ricordo dei suoi colleghi politici.


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Lutto nel mondo della politica sarda, se n’è andato a settantanove anni Peppino Balia. Il prossimo 15 novembre avrebbe spento ottanta candeline. Balia è stato uno dei dirigenti del partito socialista in Sardegna, l’ha guidato sino alle elezioni regionali del 2009, quando aveva scelto di correre da solo non entrando in coalizione con Renato Soru. Laureato in economia e commercio, è stato consigliere comunale di Nuoro, eletto con 1009 voti di preferenza, secondo dei votati dopo l’ex sindaco. Balia, poi, è stato componente del comitato di gestione della Usl di Nuoro e assessore regionale all’Urbanistica, Finanze ed Enti locali dal 20 novembre 1992 nella terza Giunta della decima legislatura, presieduta da Antonello Cabras e formata per la prima volta da esterni al Consiglio regionale, fino al 14 dicembre 1993, quando si è dimesso per candidarsi al Consiglio regionale. Fino alla sua nomina ad assessore è stato per molti anni capo di gabinetto dell’assessorato regionale all’Ambiente. Nelle regionali del 1989 era risultato il primo dei non eletti nella lista del Pis nel collegio di Nuoro, con 7249 voti di preferenza. Nell’undicesima legislatura è stato eletto nel collegio di Nuoro con 4456 voti di preferenza. Nella passata Legislatura è stato presidente del gruppo Psfd, nonché componente della terza e quinta Commissione e della Commissione di inchiesta sull’Emsa.
Sui social piangono la sua scomparsa già in tanti. Tra chi lo ricorda c’è l’ex consigliere e assessore regionale di centrosinistra Massimo Dadea: “La morte di Peppino Balia mi addolora. Con Peppino abbiamo percorso, più spesso da sponde politiche opposte, un largo tratto delle nostre esperienze di amministratori comunali e regionali. Il mio ricordo va ai suoi interventi, mai banali, sempre intrisi di una profonda cultura letteraria, frutto di una passione per i libri che lui riversava nei suoi ragionamenti politici. Che la terra ti sia lieve”.


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