C’è chi proprio non risponde e chi si limita a porgere le condoglianze ai parenti del 35enne di Capoterra accoltellato al Poetto. Sinora nessuna parola in merito a maggiore sicurezza e controlli, l’unico a parlare è Roby Matta: “A mezzanotte le teste sono già annebbiate dall’alcol, un bel metal detector all’ingresso di discoteche e locali non sarebbe una cattiva idea”
Un 35enne è stato accoltellato al Poetto di Quartu, al termine di una serata trascorsa in un locale. La lite e l’aggressione con tanto di coltello sono avvenuti fuori, nella stradina tra i locali e i parcheggi, ma il tema sicurezza e controlli riesplode con forza, tra i cittadini della terza città della Sardegna e non solo. Anche perchè, appunto, oggi ci è scappato il morto, mentre nelle ultime settimane più di una persona è finita all’ospedale dopo essere stata aggredita o avere avuto la peggio in una scazzottata. Basta sfogliare, a ritroso, il nostro quotidiano online, casomai qualcuno non avesse la memoria lunga. Abbiamo provato a sentire vari consiglieri comunali, sia della maggioranza che sostiene il sindaco Graziano Milia sia dell’opposizione. Il risultato? Sinora ha parlato solo Christian Stevelli, ex Psd’Az e ora nel gruppo misto: “Oltre a porgere doverosamente le condoglianze ai parenti del giovane ucciso, noto che fatti simili avvengono nel 90 per cento dei casi fuori dai locali e discoteche dal Poetto, i gestori non hanno colpe. Possono anche controllare dentro, ma fuori dobbiamo essere più presenti noi con gli agenti della polizia Locale. Ma il nostro corpo ha numeri insufficienti, va rafforzato e nei fine settimana servono più presìdi di polizia e carabinieri. Non credo che chiudere alle 24 alcuni locali sia giusto. Abbiamo deciso di armare col taser gli agenti quartesi ma servono anche nuove assunzioni. Tutti dobbiamo fare una riflessione”, afferma Stevelli, “e va fatta insieme, immagino che anche il sindaco Milia la stia facendo”. Il primo cittadino, sinora, ha scelto di non parlare.
Chi parla è anche il presidente dell’associazione turistica di Quartu, Roby Matta: “Se non si è in grado di gestire la sicurezza e prevenire con un adeguato servizio d’ordine anche l’imponderabile, tanto vale chiudere certi locali a mezzanotte quando le teste non sono già completamente annebbiate dall’alcool. Troppa feccia gira per le strade ultimamente e tutto sommato un bel metal detector all’ingresso delle discoteche non sarebbe una cattiva idea”.











