Lo Stato fa lo sconto alla Saras, buco da 1 milione nel bilancio di Sarroch: i cittadini pagheranno più tasse

Beneficio di legge all’azienda petrolifera. Il Comune: “Era un gettito fondamentale per la comunità: per garantire ai cittadini i servizi essenziali, purtroppo è stato necessario aumentare l’Imu sui fabbricati industriali e applicare per la prima volta l’addizionale comunale Irpef, al fine di ridurre l’importo del mancato introito”


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Sarroch – Il comune scopre che da dicembre la Saras beneficia della “Legge imbullonati” e “perde” un milione di euro di incassi: “Un gettito economico fondamentale per i servizi della comunità sarrochese. Si tratta di un caso unico in tutta Italia, che impone al Comune di Sarroch di affrontare un problema importante” spiegano le istituzioni. Bilancio approvato qualche giorno fa ma “ridimensionato, per permettere di proseguire l’azione amministrativa utilizzando le risorse disponibili anche per gli investimenti”. Una problematica che sindaco Dessì e amministrazione stanno cercando di risolvere da marzo, ossia da quando, in occasione dei controlli trimestrali effettuati dagli uffici comunali, si è scoperto che alla fine di dicembre del 2022 la società Saras Spa, dopo 7 anni dall’entrata in vigore della legge, aveva presentato all’Agenzia delle Entrate di Cagliari le pratiche per beneficiarne. Per la “Legge imbullonati”, che riguarda macchinari e impianti ancorati al suolo o incorporati nella costruzione ma che, allo stesso tempo, possono essere smontati, trasferiti da un sito all’altro, oppure ceduti per esser sostituiti, inserita nella Finanziaria del 2015, viene stabilita una nuova disciplina che dispone la detassazione dell’IMU e della TASI per gli immobili a destinazione produttiva, censiti come “imbullonati”. Questa tipologia di immobili sono esclusi dalla determinazione della rendita catastale a partire dal 1 gennaio 2016. La legge al contempo prevede l’assegnazione, da parte dello Stato, di un contributo di pari importo ai Comuni per i mancati introiti.

“Non avendo più ricevuto nel corso degli anni nuove dichiarazioni di aggiornamento delle proprie rendite catastali da parte delle aziende, il Ministero degli Interni ha storicizzato le coperture necessarie per erogare i contributi e ha trasferito le risorse inutilizzate in altri capitoli”.

Ma a oggi, nonostante la legge sia ancora in vigore, “le coperture statali risultano insufficienti per ristorare integralmente i Comuni e compensare il mancato reperimento dell’IMU proveniente dall’azienda.

Tutto ciò comporta il mancato reperimento di oltre 1 milione di euro, un gettito economico fondamentale per i servizi della comunità sarrochese. Si tratta di un caso unico in tutta Italia, che impone al Comune di Sarroch di affrontare un problema importante. Tale cifra infatti incide in modo sostanziale sulle spese correnti del bilancio comunale e, per garantire ai cittadini i servizi essenziali, purtroppo è stato necessario aumentare l’IMU sui fabbricati industriali e applicare per la prima volta l’addizionale comunale IRPEF, al fine di ridurre l’importo del mancato introito”.

Non appena il problema è emerso, il sindaco Angelo Dessì ha instaurato immediatamente un dialogo diretto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero degli Interni, recandosi numerose volte a Roma e avviando interlocuzioni continue che tutt’oggi proseguono. Inoltre, sono stati coinvolti anche la Regione Autonoma della Sardegna, l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e l’IFEL, a cui è stato richiesto di intervenire.

“In questo momento, siamo in attesa che il Ministero degli Interni e il Ministero dell’Economia e delle Finanze risolvano il problema con un atto amministrativo e stiamo continuando il dialogo quotidiano con gli attori coinvolti. Ma per non paralizzare la macchina amministrativa, ci vediamo costretti ad approvare nell’immediato il Bilancio, anche se ridimensionato, per permettere di proseguire l’azione amministrativa utilizzando le risorse disponibili anche per gli investimenti”.


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