Cominicia oggi, giovedì 7 novembre, dalla libreria Mieleamaro di Cagliari il tour di Angelo Ferracuti nell’Isola per la rassegna Scrittori a piede Lìberos. Il primo appuntamento con l’autore di Il costo della vita (Einaudi) è per questa sera alle 18,30 in via Manno 88, insieme allo scrittore ci sarà Andrea Curreli. Domani, venerdì 8, alle 17,30 sarà la biblioteca comunale di Carbonia (viale Arsia) ad ospitare le storie racchiuse nel libro, omaggio che Ferracuti ha voluto tributare ai tredici operai che morirono asfissiati nelle stive di una nave a Ravenna il 13 marzo 1987. Interverrà Marco Grecu. Sabato 9 ci si trasferisce a Macomer, al Centro servizi culturali (viale Gramsci, padiglione Filigosa), dove alle 18,30 Angelo Ferracuti incontrerà Giancarlo Zoccheddu. Ultime due tappe: ad Alghero lunedì 11 alle 18,30 alla libreria Cyrano (via Vittorio Emanuele III) con Antonio Budruni, a Sassari martedì 12 sempre alle 18,30 alla libreria Dessì (largo Cavallotti 17) con Rita Marras.
L’autore. Angelo Ferracuti è reporter e scrittore. Ha collaborato con «Diario» e oggi con «il manifesto». Ha pubblicato, fra l’altro, i romanzi: Norvegia (Transeuropa 1993), Attenti al cane (Guanda 1999), Nafta (Guanda 2000), Un poco di buono (Rizzoli 2002). E reportage narrativi: Le risorse umane (Feltrinelli 2006), Viaggi da Fermo (Laterza 2009), Il mondo in una regione (Ediesse 2009) e Il costo della vita (Einaudi 2013).
Il libro. Il costo della vita (Einaudi). Nei cantieri Mecnavi di Ravenna, il 13 marzo 1987, tredici operai morirono asfissiati nelle stive di una nave, la Elisabetta Montanari. Questo libro rende omaggio alle vittime nel modo piú forte e piú naturale: raccontandone la storia. Per restituire una vita agli uomini che l’hanno persa, si devono descrivere i loro bisogni e le loro speranze, anche col rischio di scoprire che soltanto la disperazione li spingeva ad accettare un lavoro cosí disumano. Con uno sguardo lucido e mai rassegnato, Angelo Ferracuti ricostruisce una vicenda che ventisei anni fa annunciava l’avvento di una nuova, nefasta idea del mondo: quella del liberismo sfrenato, in cui l’imperativo del profitto diventa assoluto, e la vita umana un valore marginale.












