Accusato di maltrattamenti e di violenza sessuale, reato per il quale la pena minima è di sei e la massima di 12 anni, un uomo di 54 anni residente in un paese del Medio Campidano è stato assolto dal tribunale di Cagliari perché il fatto non sussiste. A certificare la sua innocenza, mercoledì scorso, è stata la giudice Manuela Anzani. È stata l’ex compagna, una 55enne, a trascinarlo davanti al giudice, denunciando quasi sei anni di violenze e soprusi il 4 novembre 2019: il giorno dopo era prevista l’udienza di mediazione tra lei e lui per il possesso della casa, sulla quale era iniziata una battaglia in sede civile. Nella denuncia, la donna aveva messo nero su bianco aggressioni, anche con coltelli: “Guarda questo coltello, questo coltello taglia, p***”, “Sai cosa mi dicono i miei colleghi? Che avrei fatto bene a farti fuori”, queste alcune delle frasi che avrebbe detto l’uomo.
Alla fine, dopo la produzione di prove da parte dei suoi due avvocati, Gino Emanuele Melis e Gian Mario Sechi, la testimonianza di una donna che conosceva la coppia e un lungo interrogatorio, la sentenza di assoluzione. “Per me è finito un incubo. Ho sempre creduto nella giustizia, ringrazio la mia famiglia, i miei amici e i miei colleghi di lavoro per non avere mai dubitato della mia innocenza”, dice, a sentenza pronunciata, il cinquantaquattrenne. Che, nel frattempo, ha cambiato paese e che ha sofferto a lungo “di attacchi di panico, stress e ansia”. Soddisfatti i suoi legali. Gino Emanuele Melis è netto: “Abbiamo dimostrato con varie prove la sua innocenza, producendo anche gli atti legati alla mediazione civile sull’appartamento. L’ex compagna l’ha denunciato proprio il giorno prima dell’udienza, che ha poi avuto un esito negativo. Ha testimoniato anche il datore di lavoro del nostro assistito, per il lavoro che fa ogni mese trascorre fuori Sardegna l’80 per cento del tempo. Tempistiche che mal ai conciliano con le accuse di violenze domestiche portate avanti in modo continuato”. Il rinvio a giudizio è avvenuto nel 2021 a firma della pm Ginevra Grilletti e nel 2019, subito dopo la denuncia, erano state arrivate le procedure del “codice rosso”. L’assoluzione ha ribaltato tutto. Va avanti la causa civile per l’abitazione, ancora oggi in mano alla ex.