Gonnesa – Cagnolina salvata da maltrattamenti e morta a causa dei fuochi d’artificio: la sua padrona l’ha trovata riversa a bordo strada, straziata dalla paura. È accaduto poco più di una settimana fa, lanciata una petizione per non far scoppiare i botti già sostenuta da oltre 2 mila firme. Si chiama Alessandra Dessì la giovane che ha perso la sua cagnolina, Cialda, “aveva solo 5 anni, adottata dopo una situazione di maltrattamenti che l’ha segnata per sempre, diffidente, ansiosa, impaurita da tutto e morbosamente attaccata a me.
Cialda era sicuramente un cane problematico ma abbiamo sempre cercato di proteggerla da tutti i mali. Sabato scorso però nessuno sapeva dei fuochi d’artificio.
Mi maledico ogni giorno per non essere arrivata in tempo, perché la mia piccola Cialda a quei fuochi così vicini e durati un’infinità non poteva reggere, doveva scappare e così ha fatto, saltando un cancello già altissimo e passando tra una sbarra e l’altra in un spazio minuscolo.
Ho trovato io il suo corpicino a bordo strada sulla statale fuori Gonnesa, dal terrore ha corso fino a lì, e lì è morta. Cialda però non è stata investita, non aveva nessun segno, cialda è morta di paura, sola e al freddo”.
Cialda non è il primo cane a morire di terrore per i fuochi d’artificio “che vengono vietati solo a capodanno e per il resto dell’anno qui ognuno fa ciò che vuole.
Cialda era la mia bambina, un membro della nostra famiglia e noi lotteremo per darle un po’ di giustizia”.
Tramite una piattaforma, change.org, “Vietare definitivamente i fuochi d’artificio e i petardi”, è stata lanciata la raccolta firme, “questo incidente ha rivelato quanto possano essere dannosi i fuochi d’artificio e i petardi, non solo per le persone ma anche per gli animali.
I fuochi d’artificio possono causare perdita di orientamento, attacchi epilettici, infarti e persino la morte ed infatti ogni anno in Italia, più di mille animali muoiono a causa dei fuochi d’artificio. Chiedo quindi un divieto categorico dei fuochi d’artificio e di qualsiasi tipo di petardo 365 giorni all’anno nel centro abitato con l’introduzione di sanzioni per chi viola questa norma. È giunto il momento di fare del diritto alla quietanza e alla salute dei nostri animali una priorità”.