Solinas getta la spugna. Nemmeno l’autocertificazione. Da oggi chi vuole venire in Sardegna potrà farlo registrandosi. Più avanti chi lo vorrà potrà sottoporsi a un test: il costo dell’operazione verrà rimborsato in servizi turistici o bonus per acquisti di artigianato o prodotti agroalimentari tipici Riaprono a da oggi i collegamenti aerei in continuità territoriale verso Roma Fiumicino e Milano dal 13 giugno 2020 i collegamenti aerei con i restanti aeroporti nazionali e dal 25 giugno 2020 quelli con tutti gli aeroporti internazionali (fatta salva la verifica dell’andamento della curva epidemiologica).
I collegamenti marittimi internazionali di passeggeri potranno riprendere operatività dal 25 giugno 2020.
La registrazione. Cosa dovrà fare chi sbarca in Sardegna? Alla fine nessun passaporto sanitario e nessuna autocertificazione obbligatoria. Tutti le persone che vogliono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza e al solo fine di monitorare gli ingressi e le permanenze su tutto il territorio regionale, sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco compilando un modulo da inviare esclusivamente per via telematica “nell’ambito dei procedimenti digitali dello sportello unico dei servizi della Regione Autonoma della Sardegna, in conformità a quanto indicato nella sezione “Nuovo Coronavirus” della home page del sito istituzionale della regione Sardegna (www.regione.sardegna.it) oppure mediante l’applicazione “Sardegna Sicura”, scaricabile dagli app-store per sistemi operativi iOS e Android progettata con funzionalità di contact tracing su base volontaria”.
Ciascun passeggero dovrà presentare copia della ricevuta della registrazione assieme alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità.
Dal 3 giugno 2020, tutti i viaggiatori in arrivo in Sardegna sono tenuti a sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea e a compilare la scheda di ricerca di possibili pregressi infezione o contatto col Coronavirus, dando eventualmente anche il proprio consenso all’effettuazione dell’indagine epidemiologica regionale.
Con successiva Ordinanza saranno adottate specifiche misure per incentivare, seppure su base volontaria, l’esecuzione di specifici test – sia per finalità diagnostiche che epidemiologiche – da parte dei passeggeri in arrivo in Sardegna, anche mediante la previsione di una campagna di sensibilizzazione alla funzione etica e solidale di prevenzione e salvaguardia della salute pubblica di tale cautela ed il riconoscimento di voucher specifici, spendibili sul territorio regionale.